A cura di Matteo Marteddu - CAI Sardegna
Dopo un’attenta preparazione, domenica 3 novembre, l’iniziativa ha preso forma con la partecipazione di 90 escursionisti, soci del CAI Nuoro, provenienti da varie zone della Sardegna, tra cui Ogliastra, Barbagia, Baronie, Marghine e Goceano.
Hanno preso parte all'evento Tonino Ladu, presidente della sezione nuorese, e Matteo Marteddu, dirigente di CAI Sardegna, entrambi sostenitori attivi del progetto. L'obiettivo è l’inserimento dei sentieri nel Catasto regionale (RES)e nazionale (REI), una procedura che richiede il parere del servizio territoriale di Forestas e la decisione finale del Tavolo Tecnico Regionale, in collaborazione con Forestas e CAI.
L'iniziativa mira a valorizzare il patrimonio naturalistico e storico della regione, mettendo in risalto paesaggi boschivi e rocciosi, siti archeologici, nuraghi e luoghi di interesse come Sa Carcaredda, fino al punto tappa dell’Oasi “Regina Apostolorum” di Baumela, con il supporto della Chiesa Locale. Il ritrovo dei partecipanti è avvenuto nella piazza San Michele del borgo di Villanova.
A guidare gli escursionisti, ben equipaggiati di scarponi e zaino, sono stati Nicola Secchi, Cecilia Staffa, Giacinto Staffa, Salvatore Seoni e Federica Cabiddu. Il percorso si è snodato oltre il ponte Sannorthi e Bau Aradulu, attraverso sentieri di bosco appena tracciati, segnati dalle piogge e dal passaggio delle greggi. Tra lecci e querce secolari, i camminatori hanno attraversato località come Genna Ardeletti, Ziu Bennero e S’Ena.
Grazie alla guida scientifica di Archeonova, gli escursionisti hanno potuto approfondire la storia del nuraghe di S’Enna ‘e Sa Pira e del vasto villaggio nuragico circostante, un sito protostorico che crea un legame con il nuraghe Orgi nelle aree di Funtana ‘e binu, Sa Menta e Sa Carcaredda. Tra i simboli dell'antica religiosità delle popolazioni locali, sono presenti anche la Tomba di Gigante, ancora parzialmente coperta, e il tempietto a Megaron.
La camminata è proseguita verso il punto tappa di Baumela, sede di importanti attività formative per i giovani, passando per le cascate di Sa Nuxe e Sa Ruta ‘e sa Fumigosa, che, seppur provate dalla siccità, mantengono ancora un discreto flusso d'acqua.
Il progetto, ormai definito, sarà presto presentato al Comune di Villagrande per l'attivazione delle procedure previste dalla Legge regionale 16/2017. “Il progetto gode del pieno sostegno del CAI Nuoro e del CAI Sardegna”, hanno dichiarato Tonino Ladu e Matteo Marteddu, aggiungendo che “ci sono la determinazione e la collaborazione necessarie con Comune e Forestas per sviluppare una rete di sentieri diffusa. Basti pensare che il primo, e finora unico, rifugio a marchio CAI in Sardegna si trova sui monti dell’Ogliastra, nell’area di Urzulei. Procediamo con fiducia.”