Il Gran Zebrù all'arrivo al Rifugio Payer © Denis PerilliIl colpo d’occhio da Solda verso il Rifugio Payer non lascia di certo indifferenti. Chissà qual è il panorama da quella struttura posizionata su uno scoglio roccioso privilegiato. E chissà com’era quando l’hanno costruito, nel lontano 1875. Chissà fin dove arrivavano i ghiacciai allora.
Ma non c’è solo il Payer, la conca di Solda offre varie possibilità di abbinamento passando di rifugio in rifugio, sia ai piedi dell’Ortles che del Gran Zebrù.
Viene qui proposto un itinerario completo di due giorni con pernotto al Rifugio Payer e ritorno con traversata fino al Rifugio Città di Milano, ma il tutto può essere modulato e spezzato in vari modi.
Appena oltre il Rifugio Tabaretta © Denis PerilliItinerario
Dal parcheggio della Funivia Solda (1900 m, posto a monte oltre il centro del paese) seguire il sentiero 7 che traversa nel bosco di larici e pini cembri verso nord per portarsi sopra la Chiesa di Santa Geltrude. Proseguire verso sud-ovest e uscire dal bosco, seguendo la traccia con segnavia 4 che via via va a superare numerose e consistenti colate detritiche moreniche. Fa impressione pensare che i ghiacciai giungessero fin qua ricoprendo tutto questo ampio spazio. In circa 2 h, dopo aver rimontato un ultimo ripido salto erboso si giunge al Rifugio Tabaretta (2556 m), da cui si vede, al culmine della parete soprastante il Rifugio Payer.
Proseguire sull’evidente sentiero che guadagna quota e, dopo aver superato alcuni tornanti, raggiungere la Forcella dell’Orso (2870 m circa), da cui ci si affaccia sul versante del Passo dello Stelvio. Piegare nettamente a sinistra e seguire, in direzione sud, le numerose corde fisse che facilitano, assieme a un ponticello di legno, sul lungo traverso. Al termine delle stesse la pendenza aumenta e le ultime facili roccette consentono di giungere ai 3029 m del Rifugio Payer (3.30 h dalla partenza), ubicato in posizione panoramica. Conviene pernottare qui per godere, con un po’ di fortuna, di uno dei tramonti più spettacolari dell’intero arco alpino.
L'Ortles al tramonto visto dal Rifugio Payer © Denis PerilliIl giorno successivo ripercorrere a ritroso il percorso fino al Rifugio Tabaretta (1.15 h). Per chi volesse da qui c’è la possibilità di accorciare di molto l’escursione rientrando sul percorso dell’andata. Scendere ulteriormente per imboccare il sentiero 4a che attraversa estese colate detritiche e in circa 2 h porta al Rifugio K2 (2330 m). Qui c’è la possibilità di scendere a Solda sul sentiero 3-10 oppure con impianto.
Proseguire, in salita e con ampia visuale sulla Valle di Solda e sulla Cima Vertana, attraversando ulteriori ghiaioni e poi pascoli e roccette fino a portarsi, in altre 2 h, al Rifugio Coston (2661 m), dove il panorama si estende alla Cima di Solda, al Gran Zebrù, al Monte Zebrù e ancora all’Ortles.
Puntando verso le bastionate rocciose, seguire le indicazioni del Sentiero Geologico che, senza grossi dislivelli si avvicina, con un percorso a “U”, dapprima al Monte Zebrù e poi al Gran Zebrù. Il percorso è facile (supera rivoli e ghiaccio coperto da ciottoli) e non richiede uso di attrezzatura alpinistica. Un’ultima fatica porta, in salita, al Rifugio Città di Milano (2581 m, 2 h dal Rifugio Coston), dove il Gran Zebrù mostra la sua impressionante parete nord, sempre più spoglia del ghiaccio che la ammantava.
Il rientro verso il parcheggio di Solda avviene lungo comoda rotabile in circa 1.45 h, ma per i più pigri c’è la possibilità di scendere in funivia.
Per una soluzione giornaliera si può anche optare per la traversata che esclude la salita al Rifugio Payer. Tenere conto della presenza degli impianti che possono facilitare la discesa a valle.
Sul Sentiero Glaciologico © Denis Perilli