I castelli della Val Catoriana

Piccoli borghi e paesaggi incantati
Il borgo di Castelvecchio © Marta Zarelli

Un itinerario fuori dalle rotte maggiormente conosciute della regione Umbria in una delle valli occidentali dei Monti Sibillini, laddove la dorsale minore si mescola con un paesaggio di alta collina contraddistinto dalla morbidezza delle forme umbre. Coltivi e filari di alberi, lungo antiche vie di comunicazione, caratterizzano la natura di questa valle da secoli protagonista di attività importanti, quali la norcineria e la chirurgia. Antichi castelli, oggi diventati borghi, arroccati sui declivi dei monti rappresentano un punto di riferimento del paesaggio umbro e arricchiscono la scoperta in questo itinerario, adatto a tutti. 

 

Itinerario

L’itinerario parte dal piccolo borgo di Castelvecchio, una frazione del comune di Preci, in Umbria, ai piedi dei Monti Sibillini. Dal parcheggio principale del borgo si ignorano i cartelli segnavia che indica uno dei Sentieri Benedettini e si prende la leggera discesa asfaltata che conduce in direzione di Borgo Preci (est). Dopo circa 400 metri si lascia l’asfalto per immettersi in un tratturo secondario sulla destra che in breve tempo conduce ai ruderi della chiesa di Madonna della Pieve (10 min). Superata la chiesa si continua a destra prendendo una mulattiera fiancheggiata da grossi alberi di quercia che scende tra campi coltivati. Il tratturo si stringe diventando sentiero fino a giungere in una grande radura che si attraversa, seguire piccole frecce in legno arancioni, in direzione est fino a riprendere la copertura alberata sotto alla quale si trova un piccolo cancello in ferro. Oltrepassare il cancello richiudendolo per giungere sulla strada asfaltata, la SP di Norcia (20 min). Attraversare la strada e continuare a sinistra per circa 100 metri fino a trovare sulla destra un imbocco su mulattiera. La mulattiera attraversa una zona di campi e vegetazione ripariale con un grande canneto sul lato sinistro, soprattutto in primavera la vegetazione potrebbe essere molto alta e il terreno umido. Si arriva a passare il Torrente Campiano per continuare fino ad un bivio di strade sterrate. Continuando su quella di sinistra un piacevole sentiero ombreggiato con esemplari di roverella conduce fino alla strada asfaltata (45 min). Procedere a destra su asfalto per circa 700 metri, ignorare il bivio per Montebufo e poco oltre sulla sinistra si arriva al piazzale ingresso del borgo di Preci (1h 10). Il borgo medievale di Preci, caratterizzato da vicoli molto stretti, nasce all’interno di una fortezza risalente al XIII sec. L’eleganza del centro storico, orami praticamente disabitato dopo gli eventi sismici del 2016-17, è dovuta principalmente al fatto che dal 1500 facoltose famiglie arricchitesi con la pratica della chirurgia costruirono eleganti palazzi affidandosi a maestranze lombarde operanti nella zona. Si ricorda Palazzo Scacchi sul punto più alto del paese. E’ consigliata la visita del piccolo centro abitato passando dalla Chiesa di Santa Maria, la piccola piazza del Comune e i vicoli che salgono fino al Palazzo Scacchi. Ripercorrendo i propri passi è possibile trovare sulla sinistra un dedalo di scale che attraversano il borgo e scendono fino al limite del paese con la vegetazione seguendo piccoli sentieri che conducono verso il Torrente Campiano. Prendere uno dei piccoli ponti che lo attraversano per arrivare alla frazione di Borgo Preci (1h 20). A destra rispetto all’ingresso del bar prendere una strada secondaria che parte in ripida salita seguendo la segnaletica bianco-rossa del Sentiero Natura, contraddistinto dalla lettera N. La strada diventa largo tratturo che sale in una folta copertura di querce per un bel tratto fino a giungere ad un incrocio dove si evitano le indicazioni per Casale Carocci e si prende a sinistra un tratturo secondario che in breve tempo conduce alla Chiesa di Santo Spes (2h). La graziosa chiesa è dedicata a Spes, un santo originario di Norcia e vissuto nel sec. V quando sull’esempio di monaci siriani, si ritirò in eremitaggio in questi luoghi solitari. Continuando in direzione nord si arriva su asfalto e si procede a destra verso il piccolo abitato di Saccovescio. Un piccolo giro del borgo conduce dalla piazzetta fino ad un pianoro ampio dove è possibile trovare un’area attrezzata e la piccola chiesa di Santa Maria della Neve. Uscendo dal paese per la porta più alta ci si trova davanti ad un quadrivio (è il punto in cui la strada asfaltata percorsa precedentemente cambia pendenza e inizia a scendere). Procedere dritti su asfalto seguendo le indicazioni del Sentiero Benedettino e ignorando la strada principale. Poco dopo continuare destra su strada dapprima in salita fin quando, in corrispondenza di una grande croce, l’asfalto diventa sterrato. Si procede fino ad intercettare sulla destra un tratturo che si stacca dalla strada sterrata (2h 35). Lo si prende a destra fino ad arrivare ad una chiesa isolata nel bosco, è la chiesa della Madonna della Cona. Spalle all’ingresso della chiesa un piccolo sentiero parte sulla destra e scende ripido nel bosco fino ad arrivare ad un grande fontanile e asfalto. Si prende a sinistra e in breve tempo si giunge nella piccola piazza di Castelvecchio, punto di partenza dell’itinerario (2h 50). 

  • Partenza e arrivo: Castelvecchio, Preci, PG (630 m)
  • Distanza: 8,5 km 
  • Dislivello: 380 m
  • Durata: 2 h 50 
  • Difficoltà: E (escursionisti)
  • Punti di appoggio: Castelvecchio, Borgo Preci
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