I cardi pallottola, fiori dei (nostri) deserti

Esplosioni di vita nelle aree aride

Esistono specie di piante che si sono adottate a vivere in tutti i climi del mondo, compresi quelli desertici. Celebre, su questo argomento, è il documentario “Deserto che vive” un super classico realizzato addirittura nel lontano 1953 dalla Walt Disney che si aggiudicò vari premi tra cui un Oscar. Piante adattate agli ambienti più aridi ci sono ovviamente anche in Italia e senza bisogno di andare necessariamente verso l’estremo sud Italia. Una delle più suggestive e particolari in cui può capitare di imbattersi nelle aree aride appenniniche, prealpine e del sud alpino sono i “cardi pallottola”. 

Le loro foglie sono coriacee e spinose adattate a resistere ai climi aridi e in grado di difendersi dalla brucatura degli animali selvatici; le fioriture, che giungono solo a stagione estiva inoltrata, sono particolarmente suggestive. I fiori sono realmente delle “pallottole” portate su lunghi steli coriacei; qualcuno li definisce giustamente dei fuochi d'artificio floreali, perché assomigliano proprio a delle esplosioni di vita in ambienti aridi e spenti. Ve ne sono varie specie, tra i più diffusi il Cardo pallottola maggiore (Echinops sphaerocephalus) che si distingue per una struttura della pianta complessivamente più grande e si adatta anche a zone meno estreme, mentre il Echinops ritro, il Cardo pallottola coccodrillo (curioso nome volgare) è il più legato agli ambienti aridi e si distingue per il tipico colore azzurro. Esistono poi tante altre specie di quelli che volgarmente, come nome comune italiano, sono chiamati cardi, il più comune e diffuso è probabilmente il Cardo mariano molto comune anche a margini degli ambienti agricoli. Per la loro bellezza i cardi pallottola vengono spesso utilizzati anche come piante da giardino (esistono i semi in commercio) ma per crescere necessitano però di luoghi solatii e di terreni poveri.