In attesa di salire sul volo Reykiavik - Nuuk, in Grenlandia, Matteo della Bordella, Silvan Schüpbach e Symon Welfringer
sono stati sottoposti a un nuovo tampone che li avrebbe trattenuti una settimana. Per questo, hanno deciso di cambiare i loro piani.
Il progetto iniziale era quello di compiere una traversata oceanica di ben 400 chilometri prima di affrontare una parete inviolata di 1200 metri). «Non vogliamo però rinunciare allo stile, si tratta quindi sempre di un progetto by fair means che unisce il kayak alla scalata», spiega della Bordella
. «Abbiamo individuato una regione montuosa, posta circa 180 chilometri a nord di Tassilaq, dove si trovano alcune pareti inviolate molto affascinanti», spiega della Bordella.
Al momento,
i tre scalatori stanno portando avanti la traversata sui kayak: «abbiamo superato metà del tragitto e abbiamo dei kayak eccellenti in ogni condizione. Ora arriva la parte più impegnativa!», ha dichiarato della Bordella.
Cosa è successo
Una volta saliti sull’aereo alla volta dell’Islanda, scalo necessario per poter raggiungere la Groenlandia, le autorità hanno impedito ai tre alpinisti di salire sul volo Reykjavik-Nuuk.
«Prima di partire ho chiesto, per iscritto, se fosse necessario effettuare ulteriori analisi in loco, oltre al tampone effettuato in Italia, per confermare la negatività al Coronavirus
» spiega Della Bordella.
«Sempre in forma scritta ci hanno confermato che non sarebbero state necessarie ulteriori analisi. Solo quando siamo arrivati all’imbarco ci hanno spiegato che sarebbe stato necessario rifare le analisi in Islanda e non ci hanno fatto salire a bordo», spiega Della Bordella.
Sarà possibile seguire la spedizione di Matteo, Silvan e Symon attraverso i canali social di Matteo Della Bordella (
Facebook e
Instagram). Gli aggiornamenti saranno sporadici e legati alle possibilità comunicative dei tre, che hanno scelto di limitare al massimo l’uso della tecnologia a brevi aggiornamenti e ad eventuali situazioni di emergenza.