Gran Sasso, scivola sulla neve e cade nel vuoto per 300 metri

La vittima è un romano di 58 anni. Il corpo è stato individuato dopo quattro ore di ricerche e recuperato il giorno dopo.
L'intervento è stato reso difficile dal maltempo © Soccorso alpino Abruzzo

Il 2023 è finito in tragedia per due escursionisti che domenica (il 31 dicembre 2023, appunto) si trovavano sul Pizzo Cefalone (L'Aquila), che con i suoi 2.533 metri di altezza è la settima più alta del massiccio del Gran Sasso. Intorno alle 13 uno dei due, un romano di 58 anni, è scivolato su una lingua di neve ed è precipitato nel vuoto.

Immediato l'allarme, lanciato dal compagno di escursione, che ha riferito di averlo visto cadere, ma di averlo poi perso di vista. Sul posto sono intervenute le squadre del Soccorso alpino di stanza a L'Aquila che, insieme ai colleghi della Guardia di finanza e ai Vigili del fuoco, hanno cominciato a setacciare i pendii e i canali attorno alla cima. Quasi quattro ore di lavoro fino a quando, poco dopo le 17, l'uomo è stato individuato 300 metri più a valle, in un dirupo tra Monte Portella e Pizzo Cefalone. Calato dall'elicottero, il medico d'urgenza ne ha constatato il decesso, ma poi i soccorritori hanno dovuto interrompere l'intervento a causa delle condizioni meteo avverse, e rimandare il recupero della salma alla mattina seguente quando, finalmente, il maltempo ha concesso una tregua.