Spettro di Brocken © Andrew Smith.Wikimedia CommonsEh no, non stiamo dicendo una preghiera, bensì stiamo parlando di un curioso fenomeno ottico chiamato proprio “gloria” o “Spettro di Brocken”. Ne avete mai sentito parlare? È un fenomeno raro, prodotto dalla luce riflessa da una nuvola costituita da goccioline d'acqua di dimensioni uniformi. Più concretamente, è l’ombra ingrandita di un oggetto che si trova a un'altezza considerevole (un alto monte) circondata, in basso, da nuvole e nebbia e che si trova in direzione opposta al sole. Guardando lo spettro vedremo un vero e proprio fantasma enorme e nero con un lungo mantello e con, alle spalle, un grande cerchio luminoso, spesso variopinto, dovuto alle goccioline d’acqua che vengono illuminate dal sole, rendendo questo disco colorato simile ad un’aureola.
Il nome deriva dal Monte Brocken, la più alta vetta della catena dell'Harz, in Germania e venne coniato da Johann Esaias Silberschlag, pastore e scienziato naturale tedesco che, nella metà del 1700, fu uno dei primi a descrivere questo fenomeno.
Tali apparizioni hanno contribuito, nel tempo, alla reputazione delle montagne (soprattutto quelle tradizionalmente avvolte dalle nubi) come rifugi di streghe e spiriti maligni. Anche in Cina lo Spettro di Brocken è stato spesso documentato prendendo il nome di “Luce di Buddha”, poiché veniva osservato sulle alte vette dello Huang Shan o del Monte Emei, e la conformazione circolare della corona luminosa poteva far credere si trattasse di un'apparizione dell'aureola del divino Buddha.
Pur rimanendo un fenomeno ottico molto raro è osservabile in quasi tutto il mondo, per esempio anche sulle nostre Alpi o sui Monti Sibillini spesso si hanno riscontri di tale evento. Ecco un’altra meraviglia con cui la Natura ci sorprende e in cui possiamo incorrere camminando in montagna in una giornata un po’ nuvolosa.