In questo giorno speciale, il Presidente Generale del CAI, Antonio Montani, ha voluto rivolgere i suoi auguri a tutti i soci e a chi, ogni giorno, contribuisce con passione alla storia, al presente e al futuro del Club Alpino Italiano. Un pensiero particolare va a chi, come i volontari, si impegna costantemente nelle diverse attività del CAI, dalla formazione alla ricerca, alla tutela della montagna. Non solo un augurio per un sereno Natale e un 2025 ricco di soddisfazioni, ma anche un invito a continuare a difendere e a vivere la montagna come luogo di libertà e crescita personale.
Anche la redazione de Lo Scarpone si unisce in un sincero augurio per un sereno Natale e un anno nuovo all'insegna della passione per la montagna.
Il messaggio del Presidente Generale del CAI Antonio Montani
“Il mio pensiero e i miei auguri vanno a tutti i soci del CAI, in particolare a quelli che si mettono a disposizione come volontari. Un grazie speciale ai dirigenti delle sezioni e dei gruppi regionali, agli istruttori, agli accompagnatori, e a tutti i titolati del CAI che si dedicano ad attività formative e di ricerca, nonché ai sentieristi. A tutta la grande famiglia del Club Alpino Italiano, un sincero ringraziamento per un anno di attività eccezionale che ci ha permesso di essere nuovamente riconosciuti come un'eccellenza nazionale nel panorama della montagna. Un augurio per un 2025 altrettanto ricco di soddisfazioni.
In questo periodo di riflessione e di auguri, mi preme anche esprimere la vicinanza del CAI a Ottavia Piana. Qualche giorno fa ho avuto il piacere di contattarla telefonicamente per farle sapere che siamo tutti con lei, felici che si stia riprendendo dopo l’incidente. L’ho sentita sorridente, nonostante i dolori. E credo che questa vicenda, così come altre situazioni tragiche in montagna, faccia emergere una domanda che spesso chi non pratica la montagna si pone: “Ma chi ve lo fa fare?”. Eppure, anche andare in grotta significa vivere la montagna, non sopra, ma dentro. La passione che ci spinge a esplorare, a metterci alla prova, è qualcosa che solo chi la condivide può comprendere appieno. La montagna è, è stata e resterà l’unico luogo di vera libertà, dove ognuno ricerca il proprio limite, e da questa ricerca emerge un arricchimento personale incredibile. Ecco perché dobbiamo difendere questa libertà, anche quando accadono incidenti o disgrazie. Il benessere che deriva dalla frequentazione della montagna, sia individuale che sociale, è immensamente maggiore rispetto ai costi dei soccorsi. Molto più grande.
Concludo, dunque, augurando a tutti voi un Natale sereno, di pace e riflessione, e un anno nuovo ricco di soddisfazioni, di belle esperienze in montagna e di quella libertà che da sempre caratterizza la nostra passione.
Buon Natale e Felice 2025 a tutti i soci CAI."