Pioniere dell'
arrampicata su ghiaccio in Italia alla fine degli anni Settanta. Scopritore, tra i primi, dei massi dell'anfiteatro morenico della
Valle di Susa. Guida alpina ed esploratore di vie e goulotte sulle grandi
pareti himalayane e patagoniche.
Il
Museo nazionale della montagna di Torino presenta così l'alpinista valsusino
Gian Carlo Grassi, al quale dedicherà la mostra “Gian Carlo Grassi. L'inesauribile scalata di un sognatore”. Curata da
Enrico Camanni con V
eronica Lisino, responsabile della Fototeca del Centro Documentazione, e
Marco Ribetti, vicedirettore del Museo, l'esposizione racconta l’intensa vita di Grassi attraverso il filo delle sue immagini. Immagini che, si legge nella presentazione del museo,
«delineano una ricerca alpinistica ed estetica in quattro continenti, sempre all’insegna della scoperta e dell’innovazione».
Grassi mentre arrampica sul ghiaccio © Museo nazionale della montagna
Quasi cento foto selezionate dal Fondo Gian Carlo Grassi
La mostra aprirà il
primo aprile 2022, una data scelta non casualmente. Quel giorno infatti ricorre il trentunesimo anniversario della scomparsa di Grassi, avvenuta sul Monte Bove, nei Sibillini.
Saranno esposte
quasi cento fotografie selezionate dalle oltre 15.000 diapositive del
Fondo Gian Carlo Grassi, donato dagli eredi al museo nel 2017. In questi anni il Fondo è stato ordinato, schedato, catalogato e informatizzato nell'ambito del progetto Interreg Alcotra Italia-Francia
“iAlp”. Ora è interamente disponibile sul portale dei beni culturali del Club alpino italiano (
CAISiDoc.cai.it), gestito dal museo con la Biblioteca nazionale Cai.
Il manifesto della mostra
Un viaggio nelle “tante vite” di Grassi
Oltre alle foto, il percorso espositivo sarà arricchito dai
materiali alpinistici che appartennero a Grassi e al primo periodo dell’evoluzione moderna della scalata su ghiaccio, tra la metà degli anni Settanta e gli anni Ottanta del Novecento.
«Il visitatore avrà l’occasione di viaggiare attraverso le “tante vite” di Grassi, che comprendono il magico “giardino di cristallo”, dedicato all'attività su ghiaccio tra cascate gelate, goulotte e seracchi, con interventi video a cura di auroraMeccanica | Narrative Space Studio di Torino», affermano dal Museomontagna. «Quindi potrà conoscere i successivi passaggi dell’uomo e dell’alpinista, dalle esperienze adolescenziali alle grandi imprese nella Valle di Yosemite; dai massi della Valle di Susa ai viaggi in Scozia, dalle spedizioni sulle Ande e in Africa, alle esplorazioni in Canada,
Patagonia, Norvegia e Himalaya. Il percorso si conclude con le testimonianze di alcuni compagni di cordata tratte dai documentari di Angelo Siri del 2009 e di Elio Bonfanti del 2021».
La mostra sarà visitabile fino al
3 luglio 2022. L'inaugurazione è in programma
giovedì 31 marzo alle 18.