Un momento della salita © Facebook Marton NagyDavid Kocsis e Marton Nagy, alpinisti ungheresi, hanno aperto una nuova via sulla parete sud del monte Shkhara (5203 m), la montagna più alta della Georgia. A causa delle difficoltà del terreno, delle condizioni meteorologiche avverse e del tempo limitato, non hanno proseguito fino alla vetta. La loro scalata rappresenta comunque la seconda ascensione invernale completa di questa parete.
Per Kocsis si è trattato di un ritorno in quanto l'alpinista aveva già tentato la parete sud dello Shkhara nell’inverno del 2024 come membro della Squadra Nazionale Ungherese di Alpinismo. Inoltre si era anche mosso lungo questa linea in un precendente tentativo del 2020.
La salita
Kocsis e Nagy hanno iniziato la salita il 28 febbraio, incontrando subito condizioni difficili. A 3800 metri di quota una nevicata intensa ha reso l’avanzata più complessa. Le difficoltà tecniche maggiori sono iniziate a 3900 metri, con un tratto di 100 metri caratterizzato da neve alta fino alla vita e una pendenza di 65°.
A 4058 metri, hanno allestito il campo in uno spazio scavato nella neve. Durante la notte, la temperatura è scesa a -26°C. Il mattino successivo, una valanga ha sommerso la loro tenda, ma sono riusciti a liberarsi e a spostare il bivacco in una zona più sicura. Per ridurre i rischi legati alle condizioni meteorologiche e alla stabilità della neve, i due alpinisti hanno deciso di completare rapidamente l’ascesa della parete sud. Dopo un'ultima sezione impegnativa, hanno terminato la nuova via. Questo il brevissimo report pubblicato su Mozgasvilag.
I due hanno essenzialmente raggiunto un’altitudine di circa 4600 metri, completando la scalata della parete sud su una nuova linea. Una volta arrivati a questo punto hanno valutato che il ghiacciaio nella sezione superiore era in condizioni precarie, con seracchi instabili. Di conseguenza, hanno deciso di scendere.