Gasherbrum IV: buone condizioni per Mikhail e Sergei Mironov, ma gli elicotteri non partono

Le condizioni meteo al momento non consentono il volo sul Gasherbrum IV, ma i due alpinisti stanno scendendo verso il campo avanzato posto a quota 6100 metri. Il 17 agosto erano rimasti coinvolti nell'incidente che è costato la vita a Sergei Nilov
La posizione di Sergei e Mikhail dopo il crollo © A. Bautin

Aggiornamento

Questa mattina gli elicotteri dell'esercito pakistano hanno prelevato e portato a Skardu Mikhail Mironov e Sergei Mironov. Sono invece state interrotte le ricerche di Sergey Nilov, a causa della grande quantità di neve caduta in questi giorni.

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L'operazione per salvare Mikhail Mironov e Sergei Mironov, bloccati sul Gasherbrum IV dopo il crollo di un seracco, è ancora in corso. Anche se, secondo gli ultimi aggiornamenti del sito russo mountain.ru (di mercoledì 21), gli elicotteri non sono ancora partiti, in attesa del via libera del comandante delle operazioni di volo che vuole una finestra meteo migliore. Alexy Bautin, che è in contatto con Mikhail e Sergei, ha confermato che i due compagni stanno bene, compatibilmente con le loro condizioni. Il recupero è previsto a un'altitudine di 6100 metri, nei pressi del campo avanzato.  
Purtroppo non ci sono buone notizie per quanto riguarda Sergei Nilov. Il suo corpo era stato identificato durante il primo sorvolo due giorni fa, ma non ci sono foto o coordinate della posizione esatta e a causa della forte nevicata e della scarsa visibilità. Bisognerà rimandare un nuovo tentativo di identificare il corpo a un secondo momento.

Per come è stato ricostruito, l'incidente è avvenuto il mattino del 17 a circa 6400 metri, mentre Nilov e i due Mironov erano al lavoro su una cascata di ghiaccio, in quella che è conosciuta come la la seraccata degli italiani. Bautin e Yablokov invece erano al campo a quota 6100 metri e si sono salvati.

Gli alpinisti russi si erano recati in Pakistan per recuperare il corpo del loro connazionale Dmitry Golovchenko, deceduto sulla montagna nel settembre 2023 mentre tentava insieme a Nilov di aprire una nuova via in stile alpino sull'inviolata cresta sud est, lungo una complicata linea. Quando è accaduto l'incidente erano alla terza settimana sopra i 7.000 metri. Golovchenko e Nilov avevano vinto due Piolet d'Or, uno per la loro nuova via sulla parete nord del Thalay Sagar nel 2016 (con Dmitry Grigoriev) e uno per la prima salita della cresta nord-orientale della Muztagh Tower (con Alexander Lange) nel 2012.