14.08.2024 - - - cronaca alpinismo arrampicata
I due alpinisti hanno completato con successo la prima salita della cresta occidentale del Gasherbrum III nel Karakorum pakistano. La salita, in stile alpino, è durata sette giorni e chiude un progetto aperto due anni fa, con un tentativo che ha visto la cordata ritirarsi a 150 m dalla vetta.
Con i suoi 7952 metri di altezza, al G3 mancano meno di 50 metri per entrare nella prestigiosa cerchia degli Ottomila, ma la 15esima vetta più alta del pianeta è davvero impegnativa ed è stata scalata per la prima volta nel 1975 da una cordata polacca. Česen e Livingstone nell'estate del 2022 avevano tentato una nuova via sulla cresta ovest (primo tentativo nel 1985 per Geoffrey Cohen e Desmond Rubens), ma alla fine avevano rinunciato 150 metri sotto la vetta a causa delle condizioni meteo.
Le difficili condizioni incontrate sulla via © archivio T. Livingstone
In questo secondo tentativo, la cordata ha impiegato sette giorni per raggiungere la cima, conquistata il 4 agosto. La via è stata chiamata Edge of entropy. I due sono scesi attraversando la via normale sul Gasherbrum II e seguendo le corde fisse. Livingstone ha descritto la via come «una delle più difficili che abbia mai scalato, il culmine di un decennio di alpinismo, e anche il nostro terzo bivacco, seduti e senza tenda a 7800 m, rimarrà memorabile. Quando ci siamo impegnati sulla cresta occidentale del G3, tentata dagli scozzesi nell'85, abbiamo aperto una porta verso ciò che ci chiedevamo se sarebbe stato possibile. Abbandonando aspettative, preoccupazioni e idee, ci siamo semplicemente mossi verso l'alto con una mentalità aperta, un corpo silenzioso e pronto a fronteggiare l'insuperabile. L'altitudine è una sfida enorme. Ti distrugge. Anche se auguro il meglio a coloro che salgono sulle montagne con ossigeno supplementare, una pista nella neve, tende in posizione, il supporto degli sherpa, corde fisse e altre squadre in giro... sono un universo a parte rispetto al nostro alpinismo».
In arrampicata su misto © archivio T. Livingstgone