Una nuova coppia di
aquile reali nel cuore dei leopardiani
monti Azzurri, un nuovo sito di nidificazione e una nascita. Sono questi i protagonisti del
video realizzato da tre fotografi naturalisti del team
“Occhio nascosto dei Sibillini” (Giuseppe Del Balzo Ruiti, Lorenzo Lambertucci e Stefano Ciocchetti) con il supporto del
Parco nazionale dei Monti Sibillini e la collaborazione dei
Carabinieri forestali di Fiastra.
La scoperta
Tutto ha inizio a
inizio marzo (prima del lockdown) durante un'escursione dei tre protagonisti, la cui attenzione venne catturata da
due aquile in pieno rituale di corteggiamento, il cosiddetto “volo a festoni”. Un fatto, dunque, che faceva presagire qualcosa di bello: una nuova famiglia di aquile nel Parco nazionale.
Con la riapertura i fotografi sono tornati più volte sul posto, effettuando appostamenti e trascorrendo albe in montagna
da fine maggio a fine agosto, con costante rispetto del sito nidificato (individuato dai Carabinieri forestali) e degli animali, per riprendere la più bella delle sorprese. Su una parete rocciosa inaccessibile c’era infatti
l’aquilotto, accudito dai genitori.
L'aquilotto Futura nel nido © Occhio nascosto dei Sibillini
Un inno alla vita
Il video, della durata di
un minuto e dieci secondi, riassume quindi una storia durata giorni, che termina quando il piccolo aquilotto
impara a volare. In accordo con il Parco, l'aquilotto è stato battezzato
“Futura”, un nome che intende mandare un messaggio di speranza per la rinascita dei luoghi del sisma e delle aree interne, affinché possano tornare a volare alto.
Un video, dunque, che vuole parlare di nascita e rinascita, un vero inno alla vita. D’altronde l’aquila, specie protetta a livello europeo, indica la buona qualità dell’ecosistema e del territorio.
L'Occhio nascosto dei Sibillini
Il team dell’
Occhio nascosto dei Sibillini intende raccontare la vita degli abitanti del bosco
in silenzio, lasciando che a parlare siano le immagini. Questa volta hanno raccontato la presenza di un nuovo nucleo di aquile, che si aggiunge alle cinque coppie di aquile reali già esistenti.
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