Frequentazione e tutela dei Monti Livornesi

Lo scorso 20 maggio la Commissione Tutela ambiente montano del Cai Livorno ha organizzato una giornata di studio sull'area montana “di casa”, che, si auspica dovrebbe diventare «un'unica vera Area protetta»

Lo scorso 20 maggio la Commissione Tutela ambiente montano del Cai Livorno, assieme al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo, ha dedicato un'intensa giornata di studio, approfondimento e confronto su quello che è il territorio “montano” di sua competenza: i Monti Livornesi.

Riserve naturale e aree Sic

Nel maggio 2020 la Regione Toscana ha istituito la Riserva Naturale Regionale dei Monti Livornesi e aree contigue, a cui è seguito il riconoscimento dei Sic Monti Livornesi e Sic Calafuria terrestre e marino.

«Tuttavia, nonostante questi indubbi passi avanti, rimane lunga e sofferta la via verso l’effettiva nascita di una vera unica Area Protetta degna di questo nome», si legge nella nota della Sezione. «Il titolo, "Frequentare Apprezzare Tutelare. Le Aree Protette dei Monti Livornesi", volutamente richiama l’importanza di vivere in modo consapevole e responsabile il territorio, per poter vigilare e tutelare sul patrimonio che vi è racchiuso».

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La giornata di studio del Cai Livorno

Dal patrimonio storico alla rete sentieristica

La giornata, con la partecipazione diretta delle Amministrazioni regionali e locali e degli Organi di tutela, e con interventi di esperti e testimonianze vive dal territorio, ha visto una risposta molto alta in termini di adesioni. Oltre a rappresentanti qualificati di numerose Associazioni attive sul territorio, davvero confortante per gli organizzatori è stata la risposta dei soci Cai, anche da fuori Sezione. Il Presidente della Commissione Regionale Tam, Mauro Chessa, ha contribuito con un intervento sulla vocazione ambientale del Cai e sul ruolo della Tam. Ha partecipato anche il Segretario della Commissione Regionale Rifugi, Antonio Gasperi. Fra i più importanti temi toccati: le dinamiche gestionali e di pianificazione, gli aspetti naturalistici, il patrimonio storico, architettonico, archeologico, la sentieristica e un modello di escursionismo consapevole e vigile.