Firmata la convenzione tra AICS e CAI per il turismo responsabile e lo sviluppo sostenibile in ambiente montano

Il CAI e l'AICS siglano una convenzione per promuovere turismo sostenibile e tutela ambientale nelle aree montane attraverso progetti di cooperazione internazionale.
Il direttore di AICS, Marco Riccardo Rusconi, e il Presidente Generale del CAI, Antonio Montani © Ufficio stampa CAI

È stata siglata, in occasione degli Stati Generali del turismo outdoor, una storica convenzione tra l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e il Club Alpino Italiano (CAI). L’accordo, sottoscritto dal Direttore dell’AICS Marco Riccardo Rusconi e dal Presidente Generale del CAI Antonio Montani, mira a promuovere la cooperazione internazionale in ambito montano, con un focus su turismo responsabile, sostenibilità e tutela degli ecosistemi.

L’intesa, della durata di tre anni, prevede una stretta collaborazione per la realizzazione di progetti in Paesi partner della cooperazione italiana. Tra gli obiettivi principali figurano la protezione degli ecosistemi montani, il sostegno alle comunità locali attraverso iniziative di crescita economica sostenibile, e la promozione di pratiche di turismo responsabile.

La convenzione si allinea agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, in particolare quelli relativi all’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, alla lotta al cambiamento climatico e alla promozione di una crescita economica inclusiva.

Le attività previste includono la gestione della rete sentieristica, la formazione professionale per guide e soccorritori alpini, e il monitoraggio degli ecosistemi montani. Saranno inoltre sostenuti progetti per la valorizzazione del patrimonio culturale locale e per la gestione partecipata delle risorse naturali.

 

Cos’è l'AICS

L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), operativa dal 2016 e istituita dalla legge n. 125/2014, modernizza la cooperazione italiana allineandola ai partner internazionali. Con sedi in Italia e all’estero, gestisce iniziative tecniche e operative per promuovere sviluppo sostenibile, uguaglianza, diritti umani e riduzione delle disuguaglianze. La legge definisce quattro pilastri: coerenza tra politiche governative, un Viceministro dedicato, un sistema integrato con no-profit e privati, e una nuova Agenzia autonoma. Gli obiettivi includono la lotta alla povertà, la pace, la sostenibilità ambientale e il coinvolgimento dei Paesi beneficiari, armonizzando le politiche italiane con quelle europee e attuando anche interventi umanitari e collaborazioni territoriali.