Dopo più di un anno, finalmente di nuovo sui sentieri. Con i compagni di classe, nessuno escluso. Sul numero in uscita di
Montagne360 i lettori troveranno il racconto del grande giorno vissuto dagli alunni della
3a D della
scuola media Alice Noli di Campomorone (GE). I ragazzi frequentano una delle tre
“Classi delle Montagne” dell’istituto (una prima, una seconda e una terza), un percorso didattico attivo ormai da diversi anni, ideato dal professor
Stefano Piana, in cui è stata aggiunta l’educazione alla montagna alle materie classiche.
Lo scorso
8 febbraio è stato anche il giorno dell’inaugurazione della nuova
joëlette con motorino elettrico di proprietà della scuola. In precedenza, in caso di necessità l’istituto ne chiedeva in prestito una a qualche associazione. La carrozzella da trekking monoruota, indispensabile per permettere la frequentazione dei sentieri anche ai
disabili, è stata acquistata l’anno scorso, ma la pandemia e il meteo hanno impedito di fatto alla scuola di organizzare escursioni sino a febbraio.
Diego in occasione dell'inaugurazione della nuova joelette della scuola © Stefano Piana
La prima sui sentieri della nuova carrozzella
«È stato bellissimo, emozionante, usare la nuova joëlette, la più comoda che abbia mai provato. Una volta tornato a casa mi sono commosso, mi succede sempre».
A parlare è
Diego, un ragazzo che da qualche anno, dopo un incidente, è ipovedente e ha qualche difficoltà a camminare. Difficoltà che non gli impediscono, durante le escursioni, di percorrere qualche tratto a piedi. Alternando momenti in cui cammina ad altri in cui viene trasportato, Diego può partecipare all’intera escursione. Per il suo impegno ha ricevuto i giorni scorsi l’attestato di
Alfiere della Repubblica dal Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella.
Su
M360 il professor Stefano Piana racconta una giornata iniziata con il taglio del nastro della joëlette e proseguita con l’escursione sul
Monte della Guardia lungo il tracciato di una guidovia dismessa. Insieme alla scolaresca, come previsto dall’intesa stipulata dall’istituto con il
Soccorso alpino Liguria e con la
Croce Rossa Campomorone, c’erano i volontari del Cnsas e della Cri, oltre a cinque Accompagnatori di Alpinismo giovanile del Cai (tre della Sezione di
Bolzaneto e due di quella di
Sampierdarena).
L’emozione del ritorno in montagna
Il ritorno in montagna era molto sentito da tutta la classe. E la giornata non ha deluso le aspettative. Sulla rivista sono riportate le parole entusiastiche dei ragazzi, che sottolineano la grande attesa per il ritorno sui sentieri, il premio alla fatica dato dal raggiungimento della vetta, il divertimento, l’affiatamento e l’intesa tra compagni che si viene a creare camminando insieme. Qualcuno rimarca l’importanza delle “cose” che si possono imparare, altri evidenziano la propria abilità a nascondersi quando il professore vuole interrogare (lo fa anche durante le escursioni!). Altri ancora esternano la propria soddisfazione per aver trovato i segni della presenza del lupo.
I compagni di Diego conducono la joëlette © Stefano Piana
La conduzione della joëlette
Qualche alunno ha provato anche a condurre la nuova joëlette.
«Lo hanno fatto nei tratti meno impegnativi e più pianeggianti del sentiero, con la costante supervisione dei volontari del Cnsas, della Croce Rossa e del Cai» spiega il professore. «Far condurre la carrozzella ai compagni di un alunno disabile realizza una vera inclusione. Chi viene trasportato si trova in mezzo agli amici, e non a una certa distanza, circondato da adulti».
Non è stata la prima volta che gli scolari della 3a D si calavano nel ruolo di conduttori, ma non ne avevano mai “guidata” una con il motorino elettrico. Anche qui
M360 riporta le loro sensazioni, basate sulla differenza tra la conduzione di una carrozzella normale rispetto a una e-joëlette. La maggior parte di loro concorda sul fatto che il motorino sia un ottimo supporto in salita,
«soprattutto quando è ripida e ci sono sassi e altri ostacoli sul tracciato. Un po’ meno in discesa, perché aggiunge peso».
La scolaresca in cima al Monte della Guardia © Stefano Piana
Sulla carrozzella anche i compagni
Oltre a Diego, anche qualche altro ragazzo ha provato a farsi condurre, così da potersi immedesimare con chi non può camminare autonomamente ma che, grazie a questo strumento, ha comunque l’opportunità di frequentare i sentieri.
Quella dell’8 febbraio è stata dunque una giornata che resterà impressa nella memoria della classe. Nonostante alla vigilia qualche alunno pensasse il contrario, a causa soprattutto delle regole sul distanziamento che dovevano essere rispettate. La scolaresca, infine, tutta molto affezionata a Diego, è rimasta colpita dal consueto entusiasmo che il ragazzo ha mostrato anche questa volta. E che gli ha consentito di arrivare in cima insieme a tutti gli altri.