"Il mondo in camera" al Cervino CineMountain Festival

Il film documentario per la regia di Mauro Bartoli, dedicato alla figura del bolognese Mario Fantin, arriva alla 25°edizione del CervinoCineMountain Festival
“Il mondo in camera. Mario Fantin il cineasta dell’avventura", il film documentario per la regia di Mauro Bartoli, dedicato alla figura del bolognese Mario Fantin, arriva alla 25°edizione del CervinoCineMountain Festival (Valtournenche, dal 6 al 13 agosto 22). Prodotto da Apapaja e LabFilm, con il contributo, tra gli altri, di MiBACT e di Regione Emilia - Romagna e Centro di Cinematografia e Cineteca del Cai, il film sarà presentato insieme all’autore, domenica 7 agosto, alle ore 21.00.

Uno straordinario narratore della montagna

Mario Fantin è stato un cineasta, fotografo e alpinista, che ha deciso di raccontare ogni esperienza con tutti i mezzi che aveva a disposizione, dalla macchina fotografica alla cinepresa, alla scrittura. Cineasta di numerose spedizioni alpinistiche ed etnografiche extraeuropee nelle Ande, nel Sahara, nell’Africa equatoriale, in Groenlandia, in Giappone, Fantin è stato uno straordinario narratore delle montagne e delle imprese estreme. Ha realizzato oltre 40 film di montagna, migliaia di immagini, una ventina di opere monografiche e un centinaio di pubblicazioni sull’alpinismo internazionale, sull’esplorazione e l’etnografia. Animato dalla necessità di raccogliere e conservare la storia delle spedizioni extraeuropee, Mario Fantin ha fondato il CISDAE, il centro internazionale sulle spedizioni alpinistiche extraeuropee, ad oggi il più grande archivio mondiale, donato al Museo Nazionale della Montagna di Torino.
Un fotogramma del film "Il mondo in camera"

La passione per la montagna e l'avventura

Attraverso le immagini girate e scattate dallo stesso Fantin recuperate e digitalizzate dai laboratori dell’Immagine Ritrovata di Bologna e di Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia, attraverso le sue pubblicazioni, i suoi diari e lettere inedite, Mauro Bartoli esplora non solo la passione di Fantin per la montagna e l’avventura, ma anche e soprattutto il suo bisogno di documentare e trasmettere la memoria delle imprese a cui partecipava, riportando alla luce una figura complessa che ha rischiato di essere dimenticata e che per la prima volta viene rivelata in un documentario.

Un film sull'avventura e su come raccontarla

Un film sull’avventura e su come raccontarla, che si avvale anche delle testimonianze di quattro persone fondamentali nel ricostruire la storia del cineasta ed esploratore bolognese: Pierino Pession e Antonio Carrel, Kurt Diemberger e Valeria Tomesani, la nipote che ha conservato ogni cosa dello zio. Regista, sceneggiatore, produttore indipendente, Mauro Bartoli ha fondato la società di produzione cinematografica Lab Film, con la quale realizza progetti propri e di altri autori. La proiezione del film sarà accompagnata dalla mostra fotografica “Senza posa. Italia K2 di Mario Fantin. Racconto di un’impresa” realizzata dal Club Alpino Italiano, con la curatela di Mauro Bartoli, l’allestimento di Claudio Ballestracci e la collaborazione di Monica Brenga e Pamela Lainati.