Una fila costante di
bambini e di
bambine che, con gli occhi puntati verso l'alto, attendeva il proprio turno guardando i coetanei all'opera sulla
parete di arrampicata, con un misto di curiosità e di eccitazione. È stato questo l'aspetto che più è balzato all'occhio di chi passava nelle vicinanze dello stand del
Club alpino italiano alla fiera “Fa' la cosa giusta”, organizzata
a Milano dal 24 al 26 marzo.
Il lavoro senza sosta degli istruttori © Cai
Grande disponibilità di istruttori e istruttrici
Il vociare dei piccoli è stato il comune denominatore dell'intensa tre giorni Cai in fiera grazie alle
Scuole di alpinismo Cai lombarde, che si sono messe a disposizione con istruttori e istruttrici. Instancabili, questi ultimi hanno messo e tolto imbraghi e caschetti ai bambini
praticamente senza sosta, li hanno legati e fatto provare loro l'emozione dell'arrampicata sulla parete messa a disposizione dal
Cai Lombardia. Per molti dei piccoli si è trattato della primo approccio con gli appigli, ma nessuno ha esitato a poggiarci sopra mani e piedi e iniziare a salire. Molti, seguendo le indicazioni degli istruttori e delle istruttrici, hanno raggiunto altezze ragguardevoli, molti altri sono arrivati addirittura in cima.
Certo, c'è stato qualche timore, qualche paura di avere le vertigini, ma praticamente tutti quelli che si sono avvicinati hanno provato. E la “performance”, naturalmente, era l'ultima cosa a contare
Verso la cima © Cai
“Sold out” con le scolaresche
Il momento più affollato è stato sicuramente la mattinata di venerdì, giorno che ha visto la fiera invasa dagli
alunni delle scuole. Il fiume di bambini, con i loro zaini e giubbotti colorati, ha occupato permanentemente tutto lo spazio antistante lo stand fino al primo pomeriggio. Gli insegnanti hanno dovuto faticare per tenere a freno l'entusiasmo, alcuni hanno approfittato dei tempi di attesa per far consumare agli alunni il pranzo al sacco alle “porte” dello stand, per non far perdere loro il turno nella fila. E quando il turno arrivava, non mancava mai il tifo per il compagno di classe che saliva.
«È stata un'idea bellissima quella di allestire una parete per far provare l'arrampicata ai bambini», ci ha detto un insegnante. «Soprattutto se pensiamo a quelli che provengono da culture molto diverse dalla nostra: l'arrampicata per loro è una novità assoluta».
Il Presidente generale del Cai Antonio Montani © Cai
900 bambini, ma anche diversi adulti
La domenica pomeriggio (altro momento di “pienone” dello stand) anche il Presidente generale del Cai
Antonio Montani non ha esitato a dare una mano agli istruttori, aiutando i bambini a mettere e poi togliere imbraghi e caschetti.
«Io aspetto di provare la via più difficile, arrampico da quando ho sei anni», ci ha detto una bambina di dieci anni in paziente attesa. E, arrivato il suo turno, ci ha tenuto a farsi aiutare il minimo indispensabile per mettere l'imbrago e poi toglierlo dopo la salita.
Una volta scesi, si poteva vedere chiaramente il
luccichio negli occhi dei piccoli che avevano provato l'emozione dell'altezza.
«Hai visto quanto sono arrivato in alto?». «Non ho avuto nessuna paura». «Si può rifare?», sono stati i commenti più ascoltati.
Diversi genitori hanno chiesto informazioni sui c
orsi di arrampicata per bambini organizzati dal Cai, visto l'entusiasmo dei figli, molti dei quali, una volta provato, si rimettevano in fila per arrampicare di nuovo.
Qualche numero?
Oltre 900 tra bambini e bambine hanno provato l'emozione dell'arrampicata in tre giorni, questa la stima degli istruttori. Insieme a loro
anche qualche adulto e, nel tardo pomeriggio di domenica, ad orario di chiusura sempre più vicino
, diversi ragazzi volontari della fiera, che si sono voluti premiare dopo tre giorni di impegno intenso.
Massimo impegno di una giovanissima alunna © Cai