Everest 2025: stagione iniziata. Salite classiche, sfide, record e nuove vie

Sul versante nord le spedizioni sono pronte a partire, mentre sul lato sud gli sherpa lavorano verso il campo 4. In aumento i tentativi senza ossigeno e l’interesse vie alternative come quella di Marc Batard sul Nuptse.
La parete nord dell'Everest © Pixabay

Sull’Everest la stagione è pronta a entrare nel vivo. Sul versante Nord, in Tibet, tutto è pronto: i campi sono allestiti e le spedizioni internazionali si preparano a iniziare la scalata in questi giorni. Intanto, sul versante Sud, in Nepal, le squadre di sherpa stanno lavorando duramente per raggiungere il Campo 4, dopo giorni di vento forte che avevano rallentato la progressione. Le squadre di 8K Expeditions hanno raggiunto Campo 3, sulla parete del Lhotse, e prevedono di allestire il Campo 4 sul Colle Sud entro la fine della settimana. Nel frattempo i loro clienti stanno partecipando alle tradizionali cerimonie di puja prima di iniziare i cicli di acclimatazione verso Campo 2. 

 

I numeri della stagione

Il Dipartimento del Turismo nepalese ha pubblicato una lista aggiornata (al 16 aprile) dei permessi: risultano 311 permessi per l’Everest, 43 per il Lhotse e 30 per il Nuptse. Alcuni di questi ultimi riguardano tentativi alla vetta di 7855 metri, altri invece scalate fino al solo Campo 2, condiviso con la via normale dell’Everest. È stato inoltre rilasciato un permesso per un piccolo gruppo diretto al Lingtren, elegante cima piramidale che si erge tra la Spalla Ovest dell’Everest e il Pumori.

 

Tentativi senza ossigeno

La stagione 2025 vede anche un numero crescente di tentativi senza bombole di ossigeno. Tra questi l’ecuadoriano Karl Egloff che ha già salito il Mera Peak quattro volte per acclimatarsi, stabilendo anche un record di velocità sulla vetta centrale (6460 m). Come lui anche il trail runner Tyler Andrews. I due puntano a un obiettivo simile: realizzare salita e discesa dell'Everest in meno di 20 ore. Allo stesso mondo anche il Piolet d’Or Valery Babanov si sta acclimatando per un tentativo di ascensione senza utilizzo di bombole di ossigeno.

Interessante è il tentativo dell'alpinista australiana Caroline Leon, residente in Medio Oriente punta a diventare la prima donna australiana a scalare l’Everest senza ossigeno. La scalata fa parte di un progetto più ampio che la vede intenzionata a completare la salita delle Seven Summits, le sette vette più alte di ogni continente. Un'ambizione che nasce da un incidente in arrampicata, quindici anni fa, a cui sono seguiti 14 interventi chirurgici e un lungo periodo in sedia a rotelle.

Ultimo, ma non per importanza, il francese Marc Batard, che ha raggiungo il campo base nepalese dell'Everest e ha in mente di aprire una via alternativa verso campo 2 lungo il fianco del Nuptse. Il suo obiettivo è evitare la complessa e pericoloasa seraccata del Khumbu, per offrire un passaggio più sicuro a sherpa e alpinisti. Batard ha iniziato a installare corde fisse e gradini in stile via ferrata, ma i pendii del Nuptse si confermano tecnicamente difficili ed esposti a valanghe. Staremo a vedere.

Insomma, la stagione 2025 sull’Everest si annuncia intensa, varia e ricca di storie da raccontare.