Everest 2025: aumentano i prezzi dei permessi e arrivano nuove regole per la scalata

Dal 1° settembre 2025 aumentano le tariffe per scalare l’Everest e vengono introdotte nuove regole su guide, permessi e rifiuti.
L'Everest visto da sud © Pixabay

Il governo nepalese ha confermato l’aumento delle tariffe per i permessi di scalata sull’Everest a partire dal 1° settembre 2025. L'incremento, annunciato un anno e mezzo fa, prevede un rincaro del 36% rispetto ai costi attuali. Tuttavia, non è ancora chiaro se vi saranno modifiche simili per gli altri sei ottomila del Paese: Kangchenjunga, Lhotse, Makalu, Manaslu, Dhaulagiri e Annapurna I.

 

Nuove Tariffe per Scalare l’Everest

Le nuove tariffe saranno differenziate per stagione:

  • Primavera (marzo-maggio): il costo del permesso salirà da 11.000 a 15.000 dollari a persona.
  • Autunno (settembre-novembre): l’aumento sarà da 5.500 a 7.500 dollari a persona.
  • Inverno (dicembre-febbraio) e stagione monsonica (giugno-agosto): il costo passerà da 2.750 a 3.750 dollari a persona.

Questi nuovi importi si avvicinano ai costi imposti dalle autorità cinesi e tibetane per scalare l’Everest dal versante Nord.

 

Nuove Regole per la Scalata

Oltre all’aumento delle tariffe, il governo nepalese ha introdotto nuove normative volte a migliorare la sicurezza e a contrastare l’inquinamento ambientale:

  • Obbligo di guida: Tutti gli scalatori che intendono affrontare l’Everest e le altre montagne sopra gli 8.000 metri dovranno essere accompagnati da una guida professionale. Ogni guida potrà essere responsabile al massimo di due clienti.
  • Riduzione della durata del permesso: Il periodo di validità del permesso sarà ridotto da 75 a 55 giorni.
  • Misure ambientali più rigide: Già la scorsa primavera, le autorità del Khumbu Pasang Lhamu avevano introdotto l’uso di sacchetti biodegradabili per la raccolta dei rifiuti. Con le nuove normative, l’obbligo di utilizzo sarà esteso all’alta quota e tutti gli scalatori saranno tenuti a riportare i propri rifiuti organici al campo base per un corretto smaltimento. Il provvedimento sarà applicato a tutte le montagne oltre gli 8.000 metri.

Le modifiche sono state approvate dal Consiglio dei ministri l’8 gennaio e saranno presto pubblicate sulla Nepal Gazette.