Lo scudo di roccia © Ragni di LeccoLa spedizione di Marco Zanchetta e Domenico Mottarella in Cile, nella valle di Cochamó, non ha prodotto solo la bella ripetizione di Perdidos en el mundo per la cordata dei due alpinisti dei Ragni di Lecco. Marco e Domenico sono riusciti anche ad aprire una nuova linea, El diedro de lo squalupo, sul granito de La Paloma, un itinerario che è nato dopo "essere stati respinti dalle condizioni trovate su altre due vie, una bagnata e una troppo erbosa - ci racconta Marco-. Abbiamo visto un diedro davvero stupendo, bellissimo, su una parete al sole. L'abbiamo aperta in due giorni, senza dormire in parete. La fessura sembrava cieca in un primo momento, ma poi siamo riusciti a salire, ci abbiamo messo molto a pulire. Il secondo giorno abbiamo trovato una bella placca che abbiamo dovuto superare anche con l'aiuto di due pendoli, per aggirare una foglia di granito di circa 3 metri, che suonava in modo piuttosto sinistro".
La via si conclude con un secondo diedro, per cinque tiri complessivi e uno sviluppo di circa 150 metri. "Ci siamo tolti una soddisfazione, non si tratta di una via estrema e non è nemmeno lunghissima, ma è bella e chiede il giusto impegno. Ci sono fix e c'è da proteggere, difficoltà fino a 7c massimo, con un obbligatorio di 6b+". Per una ripetizione è richiesto un set di friend micro fino a #3, più 0,50, 0,75 e 1 doppi. La via parte a sinistra di Why papi guai? nella valle de la Paloma.
La bella linea di El diedro de lo squalupo © Ragni di Lecco
Mottarella e Zanchetta © Ragni di Lecco