In arrampicata su Ego Land © B. RivadossiBernardo Rivadossi e Massimo Faletti hanno aperto Ego Land sulla Sud della Marmolada. Liberata dallo stesso Rivadossi e Luca Bana, la via di 410 metri offre difficoltà fino a 8c/c+ max (7c+ obb) e si presenta come una delle più difficili delle Dolomiti.
La Sud della Marmolada è uno scrigno che continua a regalare perle di grande valore. L'ultima in ordine di tempo è Ego Land, una via sull'enorme pilastro Dorso dell'elefante, aperta dal basso quest'estate da Bernardo Rivadossi, Massimo Faletti e Luca Bana. «L'idea è venuta a me e Max, salendo Ali Babà, una via di Maurizio Giordani del 1983. Dopo una parte più facile forza uno strapiombo con due tiri in artificiale. L'anno scorso, nei 40 anni dell'apertura, ero andato con Faletti a vedere se si poteva passare in libera da quelle parti, ma nella seconda parte dello strapiombo si finiva su una riga gialla poco convincente. Guardando a destra però avevo notato una sezione di colore grigio-nero e avevo pensato che si poteva passare di lì».
Le difficoltà estreme di Ego Land © B. RivadossiLa speranza che quel tratto lavorato dall'acqua offrisse inclinazioni leggermente più "umane" si è poi rivelato fondato. «Quest'anno sono tornato con Max prima e Luca Bana poi. Abbiamo aperto la via e ho forzato gli strapiombi del terzo-quarto tito; poi mi sono ricongiunto con la sosta di Ali Babà. Sono riuscito a salirli in libera, poi ho pensato che si poteva raddrizzare tutta la linea e renderla completamente indipendente».
Il tracciato della via, in giallo le varianti © B. RivadossiDopo il terzo e il quarto tiro Ego Land infatti saliva dritta per altri 6 tiri, con difficoltà piuttosto omogenee, comprese sempre tra 8a e 7b, sullo splendido calcare a buchi della Marmolada. «Abbiamo raddrizzato anche l'attacco e ora Ego Land incrocia Ali Babà solo alla sosta del secondo tiro». Il 28 agosto Rivadossi e Bana hanno infine liberato la via (tutti i tiri al primo tentativo) alternandosi come capocordata. Ego Land offre difficoltà max fino a 8c/+, con un importante obbligatorio di 7c+. «La chiodatura è mista a chiodi e spot, abbiamo cercato di non esagerare. I tiri di 8a e 7c hanno tre spit ognuno. Le soste sono a spit». Per gli apritori la via si presta comunque anche a chi non ha il grado. «C'è la possibilità di evitare i due tiri più duri, andando a tirare i chiodi di Ali Babà o percorrendo due varianti».