12.01.2024 - - - cronaca alpinismo cascate
In termini calcistici si potrebbe definire come una doppietta, quella messa a segno da Francesco Rigon a dicembre 2023 con l’apertura di due vie nuove. Rigon, Guida alpina di origini vicentine ora trapiantato ad Auronzo di Cadore, ha esordito il 19 dicembre per un lungo viaggio vicino a casa che lo ha portato a superare una colata di ghiaccio inedita sulla Croda di Cacciagrande nel gruppo del Sorapiss. Risultato: una linea con un tiro di misto e 3 su ghiaccio per 170 metri di sviluppo con difficoltà WI 5+.
In apertura su Solo per un sorriso alla Croda di Cacciagrande nel gruppo del Sorapiss. © Arch. Francesco Rigon
«Con le temperature straordinariamente elevate di questo inizio d’inverno – racconta Rigon – abbiamo avuto precipitazioni piovose fino a oltre 2500 metri di quota che hanno determinato il formarsi di vere e proprie cascate di ghiaccio in zone inusuali. Nei giorni precedenti la salita, durante una gita di scialpinismo, avevo individuato questa bella linea nuova sul Sorapiss che mi ha subito attirato. La partenza all’alba del 19 dicembre con Mirco Grasso è avvenuta all’insegna dell’incognita nei confronti di quel che avremmo trovato, con abbondanza di materiale e i parapendii per un’eventuale discesa più rapida da una zona molto remota. L’avvicinamento ha avuto caratteristiche patagoniche con 5 ore di dura fatica nella neve, più un’altra ora per superare lo zoccolo. Ma già all’attacco dell’itinerario, la fatica è stata ripagata da una linea più impegnativa e interessante di quel che ci si potesse immaginare da lontano e con l’arrivo all’ultima sosta sotto un tramonto fantastico in un ambiente magico come l’anfiteatro del Sorapiss. Le vele sono rimaste nello zaino e dopo le doppie, abbiamo camminato altre 3 ore per tornare a valle. Proprio durante la discesa, con Mirco, riflettevamo sugli sforzi che siamo disposti a sobbarcarci per una ricompensa così effimera come l’apertura di una via nuova su una sostanza altrettanto effimera come il ghiaccio. Mi sembrava la metafora perfetta dell’impegno e del senso di responsabilità che un genitore affronta anche solo per strappare un sorriso dal proprio bambino. Da qui il nome della via e la dedica a mio figlio Pietro: Solo per un sorriso».
Il disegno della nuova via aperta da Rigon e Grasso alla Croda di Cacciagrande nel gruppo del Sorapiss. © Arch. Francesco Rigon
Passano soltanto 5 giorni e la mattina della vigilia di Natale, Francesco è nuovamente in partenza, questa volta da Erto, in direzione del Monte Duranno sempre con Mirco Grasso a cui si aggiunge Luca Vallata.
In apertura su Archi del vento, sulla parete nord del Naso del Duranno. © Arch. Francesco Rigon
«Ero uscito qualche giorno prima per una passeggiata vicino a casa – prosegue Rigon – quando ho avvistato col binocolo una possibile linea. Si tratta di un camino che solca interamente la bella parete a destra del Duranno, la nord del Naso del Duranno, alla cui base cui si intravedeva un’esile colata di ghiaccio. Non si riusciva assolutamente a capire che sviluppo potesse avere e se si potesse scalare, ma valeva la pena andare a buttarci un occhio. All’attacco la prima sorpresa: il ghiaccio era più abbondante di quanto mi aspettassi. Due tiri facili ma belli e poi la seconda sorpresa: mi ritrovo all’interno di una sorta di grotta sormontata da uno strapiombo ad arco con un foro sommitale dove prosegue la scalata. E dopo il primo arco, c’era un nuovo antro che sfociava anch’esso con un foro, questa volta incrostato di festoni di ghiaccio! E oltre c’era un terzo tetto curvo che però abbiamo aggirato su terreno più facile con un quarto enorme arco sull’ultimo tiro. Insomma, unendo la conformazione della roccia con le condizioni meteo della giornata non restava che ribattezzare la via Archi del vento. Come sulla via precedente, penso che le piogge dei giorni precedenti abbiano determinato questa particolare formazione che presentava, stranamente per la quota, ghiaccio da cascata. Abbiamo proposto difficoltà di M7+ WI5 IV 450m (+ 200m per l’uscita 60° M3 max) che sono sostanzialmente state confermate dalla prima ripetizione avvenuta qualche giorno fa».
Il disegno della nuova via Archi del vento aperta da Grasso, Rigon e Vallata. © Arch. Francesco Rigon