Due nuove vie a Maratea per Riccardo Quaranta

Oceano di silenzio (80m, 6a+) e Il mare d'inverno (90m, 6a) sono due proposte per promuovere il turismo sportivo al sud. «La roccia è ottima, le difficoltà contenute, la chiodatura ravvicinata. La gente ha voglia di fare e il potenziale è alto»
© R.Quaranta

Riccardo Quaranta è la prima – e al momento unica- guida alpina molisana. Esercita la professione da una decina di anni e recentemente ha aperto due nuove vie a Maratea, in Basilicata. Oceano di silenzio e Il mare d'inverno si affacciano direttamente sul Tirreno, sono comode da raggiungere e mediamente facili da scalare. Possono essere insomma annoverate tra le vie plaisir, come ci conferma lo stesso Riccardo. «Assolutamente. Intanto abbiamo fatto un lavoro di pulizia importante, e poi l'avvicinamento è minimo. Si scende per il sentiero “apprezzami l'asino”, quindi ci si cala fino alla base della parete. La spittatura è curata e piuttosto ravvicinata, soprattutto nei punti più impegnativi. Le difficoltà sono comunque sempre contenute. La roccia è molto abrasiva, un calcare molto compatto, davvero stupendo».

Il grado de Il mare d'inverno non supera il 6a, 6a+ per Oceano di silenzio. Sono le prime due vie su questa porzione di parete. «C'era già una via di Alessandro Gogna sulla parte alta della rocca, sopra la strada, descritta nel libro Mezzogiorno di Pietra. Sotto abbiamo visto delle possibilità quando un mio amico ha volato con il drone. Abbiamo capito che si poteva fare qualcosa e quando ci siamo calati abbiamo avuto la conferma. Io sono riuscito a ripetere Il mare d'inverno solo recentemente, il mio amico Oreste Bottiglieri è stato il primo a percorrerla in libera».

L'idea di aprire due vie “facili” è nata sulla scorta di quanto si sta facendo in zona per favorire il turismo. «Io mi sono inserito in un movimento crescente per promuovere il turismo sportivo e autofinanziandomi ho aperto queste due vie, in modo che ci sia qualcosa anche per chi vuole scalare su vie multipitch».

Riccardo è sicuro che si possa fare ancora molto. «C'è molto margine, sotto la strada, ma anche sopra, per vie di ogni difficoltà. Credo che negli ultimi tre o quattro anni ci sia stata una crescita davvero importante dell'attività outdoor in centro e sud Italia, o almeno è quanto riscontro io. Io vivo a Campobasso, ma ho una casa anche sotto il Gran Sasso, e devo dire che già prima del Covid c'era stato un aumento delle richieste».