Sul sito della valanga di Passo Giau © CNSASDomenica nera sulle Alpi, dove si sono verificate ben 5 valanghe dal Veneto al Piemonte con diversi travolti e due persone decedute in seguito ai traumi riportati. Le abbondanti nevicate dei giorni scorsi e il rialzo termico hanno determinato un marcato rischio valanghe, con distacchi spontanei e provocati osservati in diverse aree. Le operazioni di soccorso si sono susseguite in Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto e Trentino, con interventi complessi e, purtroppo, con esiti gravi in alcuni casi.
Veneto: valanga a Forcella Giau
Una valanga si è staccata sotto Forcella Giau, nel Bellunese, travolgendo tre scialpinisti. Il quarto componente del gruppo ha immediatamente dato l’allarme e avviato la ricerca dei compagni. Sul posto sono intervenute più squadre del Soccorso Alpino, unità cinofile e tre eliambulanze, sebbene le condizioni meteorologiche abbiano reso le operazioni particolarmente difficili. Uno dei travolti è stato recuperato in stato cosciente, mentre gli altri due sono stati estratti in condizioni critiche e trasportati d’urgenza in ospedale. Purtroppo, entrambi non ce l’hanno fatta e sono deceduti in ospedale.
Piemonte: valanghe in Val di Susa
In Val di Susa si sono registrati due eventi valanghivi. Nel primo caso, uno scialpinista è stato semisepolto riportando gravi traumi agli arti inferiori. In una seconda valanga, tre persone sono state travolte, ma fortunatamente sono uscite illese. Le eliambulanze di Torino e Cuneo erano operative in zona, ma a causa delle condizioni meteo avverse i tecnici del Soccorso Alpino hanno dovuto intervenire via terra.
Durante il recupero dei travolti in Valle di Susa © CNSAS PiemonteTrentino: bonifica sulla pista Tresca e valanga sul Monte Oscivart
A Pampeago, nel comprensorio sciistico Latemar-Obereggen, una valanga ha interessato la pista Tresca a quota 2150 metri. L’assenza di visibilità ha impedito l’intervento dell’elicottero con unità cinofile, costringendo i soccorritori a operare via terra con squadre cinofile, ricerca con Artva e sondaggio spalla a spalla. L’operazione si è conclusa senza ritrovamenti di persone travolte.
Sempre in Trentino, sul Monte Oscivart nel Lagorai, due scialpinisti sono stati travolti da una valanga mentre sciavano in gruppo. Trascinati per circa 200 metri, sono riusciti a liberarsi autonomamente, ma hanno riportato traumi. A causa della scarsa visibilità, l’intervento è stato condotto inizialmente via terra da 25 operatori del Soccorso Alpino, fino a quando un miglioramento meteo ha permesso l’evacuazione in elicottero.
Valle d’Aosta: intervento al Passo dei Salati
Nel primo pomeriggio, una valanga nella zona del Passo dei Salati, nel comune di Gressoney, ha travolto un free rider straniero, trascinandolo su un salto di rocce. A causa del maltempo, l’elicottero ha lasciato a valle l’equipaggio con unità cinofila, che è stato trasportato con un mezzo battipista fino a 300 metri dalla zona del distacco, per poi proseguire sci ai piedi. La persona coinvolta è stata stabilizzata, barellata e trasportata in ospedale attraverso un complesso percorso via terra.
Condizioni meteo e rischio valanghe
I bollettini segnalano un pericolo marcato (grado 3) su gran parte dell’arco alpino, con un manto nevoso instabile, caratterizzato da accumuli di neve ventata e strati fragili che possono cedere al passaggio di un singolo sciatore. Le temperature in rialzo e l’irraggiamento solare favoriscono sia valanghe a debole coesione, innescate dalla neve fresca poco consolidata, sia valanghe da slittamento, dovute al progressivo scorrimento del manto su superfici lisce o bagnate.