Dolomiti e overtourism: le linee guida per un turismo sostenibile

Le Dolomiti patrimonio UNESCO si trovano oggi ad affrontare un tema delicato, quello dell'overtourism. Per farlo hanno immaginato e messo a terra nuove linee guida per un turismo più sostenibile e consapevole.
Paesaggio invernale © Pixabay

Le Dolomiti, riconosciute come Patrimonio Mondiale dall'UNESCO nel 2009, stanno affrontando una crescente pressione turistica che rischia di compromettere l'integrità del territorio. Per contrastare il fenomeno dell'overtourism, la Fondazione Dolomiti UNESCO ha istituito un gruppo di lavoro composto da esperti provenienti da diverse realtà territoriali. Questo tavolo ha elaborato linee guida mirate a promuovere una comunicazione responsabile e sostenibile dei luoghi montani.

 

Composizione del gruppo di lavoro

  • Lucia Fenti – Coordinatrice per la Provincia di Belluno
  • Mara Nemela – Direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO
  • Mauro Pascolini – Rappresentante del Comitato Scientifico della Fondazione
  • Giulia Gelmi – Fondazione Dolomiti UNESCO
  • Giambattista Zampieri – Fondazione Dolomiti UNESCO
  • Damiano Tormen – Provincia di Belluno
  • Elisa Calcamuggi – DMO Dolomiti Bellunesi
  • Leonardo Stramare – DMO Dolomiti Bellunesi
  • Sara Zappini – Provincia di Trento
  • Chiara De Pol – Trentino Marketing
  • Stefani Zadra – Trentino Marketing
  • Morena Quaresimin – Regione del Veneto
  • Elisa Tamburlini – Promoturismo FVG
  • Manuela Summerer – IDM Südtirol
  • Elisabeth Berger – Provincia di Bolzano – Alto Adige
  • Marcella Morandini – Provincia di Bolzano – Alto Adige

Il coordinamento scientifico è stato affidato al professor Umberto Martini dell'Università degli Studi di Trento. Il gruppo ha focalizzato l'attenzione su quattro temi principali:

  1. Valori del Patrimonio Mondiale e senso del limite: Salvaguardare l'integrità e l'autenticità del territorio.
  2. Gestione dei flussi e fenomeno dell'overtourism: Bilanciare l'afflusso turistico per evitare sovraffollamenti.
  3. Crisi climatica e impatto sulla fruizione del territorio: Valutare come i cambiamenti climatici influenzano l'accessibilità e la sicurezza.
  4. Prudenza e consapevolezza del visitatore: Educare i turisti a comportamenti responsabili.

 

Linee guida per una comunicazione sostenibile

  • Diffusione dei principi: Promuovere presso istituzioni, enti, imprese e residenti una comunicazione coerente con i valori del patrimonio montano.
  • Creazione di contenuti responsabili: Sviluppare messaggi che incoraggino comportamenti corretti e informino sui rischi di quelli scorretti.
  • Collaborazione educativa: Lavorare con enti come il CAI e il Corpo del Soccorso Alpino per diffondere una cultura della montagna, soprattutto tra i giovani.
  • Coinvolgimento dei media: Collaborare con testate giornalistiche per veicolare messaggi che promuovano una fruizione consapevole del territorio.
  • Narrazione equilibrata: Evidenziare non solo la bellezza dei luoghi, ma anche i loro valori naturalistici, paesaggistici e culturali.
  • Dialogo con la comunità: Favorire discussioni tra istituzioni, imprese e residenti per condividere e applicare i principi indicati.
  • Interazione con le autorità: Collaborare con organi politici per introdurre normative e monitoraggi coerenti con gli obiettivi prefissati.
  • Gestione degli influencer: Guidare influencer, blogger e youtuber nella creazione di contenuti che rispettino i principi di sostenibilità.

 

Analisi della situazione attuale

La comunicazione riguardante la montagna, soprattutto attraverso i social media, ha un impatto significativo sui comportamenti dei visitatori. Spesso, contenuti non controllati promuovono visioni distorte, contribuendo all'overtourism e a comportamenti inappropriati. È fondamentale che tutti gli attori coinvolti, inclusi residenti e operatori turistici, siano consapevoli del loro ruolo nella comunicazione e promuovano pratiche sostenibili.

Sono necessari interventi che uniscano comunicazione educativa, regolamentazione e promozione di una cultura del rispetto dei limiti personali e ambientali.

Recentemente, nelle Dolomiti sono emerse manifestazioni di malcontento verso il turismo eccessivo. Ad esempio, graffiti con scritte come "too much" e "tourists go home" sono apparsi in località come l'Alpe di Siusi e le Tre Cime di Lavaredo. Queste proteste, anch'esse non giustificabili per il modo in cui sono state messe in campo, riflettono il sentimento di alcuni riguardo all'affollamento, all'aumento dei costi abitativi e all'impatto ambientale causato dall'elevato afflusso turistico.

Una comunicazione responsabile e consapevole è essenziale per preservare le Dolomiti e garantire un equilibrio tra valorizzazione turistica e tutela del patrimonio naturale e culturale.