Disperso sul Monviso da sei giorni: nessuna traccia

Le ricerche sono concentrate sul versante ovest del massiccio. La macchina dell'alpinista, un medico di 64 anni, è stata trovata alla diga di Pontechianale
Sul campo Soccorso alpino, Guardia di finanza, carabinieri e vigili del fuoco © Soccorso alpino Piemonte

Ancora nessuna traccia di Nicola Ivaldo, il medico di 64 anni di Loano (Savona) disperso da sabato pomeriggio (14 settembre 2024) nella zona del Monviso. Le ricerche sono scattate però solo due giorni dopo, e cioè lunedì, con il coinvolgimento dei tecnici del Soccorso alpino del Piemonte, della Guardia di finanza, dei carabinieri e dei vigili del fuoco. Sul campo anche le unità cinofile molecolari e l'elicottero delle Fiamme gialle dotato di tecnologia Imsi catcher, capace di rilevare la presenza dei telefoni cellulari.

La macchina dell'uomo, che i conoscenti hanno descritto come esperto di montagna e dotato di buon allenamento, è stata trovata a Pontechianale (Cuneo), in valle Varaita, nel parcheggio accanto alla diga. Da lì, in base a quanto ricostruito dai soccorritori, è partito per un'escursione. Della quale, però, non si conoscono né itinerario, né meta. L'ultimo segnale del cellulare del disperso è arrivato da circa 3.300 metri di quota. Le ricerche si sono perciò concentrate nei tratti più in quota del massiccio, sul versante est del Monviso. Mercoledì (18 settembre) le ricerche sono state temporaneamente sospese a causa del maltempo. E le speranze di ritrovarlo in vita, al sesto giorno senza sue notizie, si fanno sempre più flebili.