Diab3kking, la montagna come terapia

32 giovani diabetici si ritroveranno nel cuore del Parco Alpi Marittime, per quattro giorni di attività dedicate all’esplorazione del parco, al dialogo, al confronto con medici ed educatori.

Quattro giorni, da giovedì 1 settembre, ai piedi del Monte Gelas, nel cuore del Parco delle Alpi Marittime, per il progetto “Diab3kking”. Un’iniziativa parte del più ampio progetto “Campo Educativo Terapeutico in ambiente montano” (alla sua dodicesima edizione), rivolta agli adolescenti che soffrono di Diabete Tipo 1, nata nel 2017 e promossa dall’associazione Jada (associazione Diabetici Alessandria Junior) che si svolge con il CAI di Cuneo e i suoi accompagnatori di Alpinismo Giovanile.

 

Diab3kking

L’obiettivo di “Diab3kking” è quello di “utilizzare” la montagna come terapia, in questo caso attraverso l’esplorazione del territorio del parco, il confronto con medici ed educatori, oltre che attraverso la condivisione con ragazzi e ragazze. Sono 32 i giovani, di età compresa tra i 14 e i 18 anni, che prenderanno parte a questa iniziativa, supportati da un’equipe medica degli ospedali S. Croce di Cuneo, Regina Margherita di Torino e “Cesare Arrigo” di Alessandria. Oltre a loro psicologi, nutrizionisti, educatori e gli accompagnatori del CAI. “I partecipanti potranno sperimentare e verificare i benefici dell’esercizio fisico sull’equilibrio glicemico” spiega l’organizzazione.

 

Il programma

Come base faranno capo al rifugio Ellena Soria (1840 m, Valle Gesso). Da qui si muoveranno ogni giorno verso una meta diversa, come il Colle di Finestra, il Lago della Maura e il Colle di Fenestrelle. Senza dimenticare gli incontri con alpinisti e atleti che hanno imparato a convivere con il diabete, senza per questo dover rinunciare ai loro sogni. A raccontarsi saranno l’alpinista Marco Peruffo, vicentino e primo diabetico a raggiungere la vetta di un Ottomila, il Cho Oyu; e il ciclista Alberto Fiorentini, anche lui diabetico ha percorso il Diab à Vélo, lungo itinerario dalla Sacra di San Michele a Mont Saint Michel. “Grazie a questa iniziativa molti alcuni giovani si sono appassionati alla montagna e hanno iniziato a frequentarla con grandi benefici” spiega Fabio Pellegrino, Accompagnatore di Alpinismo Giovanile del CAI Cuneo. “Tre di loro hanno seguito i corsi di formazione del CAI e sono diventati proprio quest’anno accompagnatori e, nella nuova veste, faranno parte del gruppo”.