Con l’ordine esecutivo firmato poche ore dopo il suo insediamento, il neoeletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso di ridare alla vetta più alta del Nord America il nome di Mount McKinley, visto che, si legge nella Sezione 3 del suddetto ordine, “l’amministrazione del presidente Obama, nel 2015, aveva cancellato il nome McKinley dalla nomenclatura federale, un affronto alla vita del presidente McKinley, ai suoi successi e al suo sacrificio”.
Il riferimento non troppo velatamente polemico è all’atto con cui, dieci anni or sono, la Commissione federale per la toponomastica aveva cancellato dalle mappe il nome Mount McKinley, riportando in auge quello di Denali, con cui le tribù locali degli indiani athabaska avevano sempre chiamato la montagna prima della sua “scoperta” ufficiale.
La scoperta del Denali
Le prime notizie relative all’esistenza del gigante delle terre artiche si diffusero sul finire dell’Ottocento. Dopo che gli Stati Uniti ebbero acquistato dalla Russia il territorio dell’Alaska, cominciò, infatti, un’epoca di intensa colonizzazione da parte dei minatori impegnati nella corsa all’oro di cui il nuovo stato sembrava ricchissimo. Uno di questi - William Dickey – pubblicò un articolo sul New York Sun, nel quale raccontava dell’esistenza di questo colosso, che lui stesso aveva visto da vicino, prendendosi il diritto di battezzarlo con il nome di Mount McKinley, in onore di William McKinley, neo eletto venticinquesimo presidente degli Stati Uniti e destinato ad avviare una decisa politica di espansione territoriale e difesa degli interessi statunitensi sullo scacchiere internazionale, culminata con la liberazione di Cuba dal domino spagnolo, la sua trasformazione di fatto in un protettorato a stelle e strisce, l’annessione dello stato delle Hawaii e la conquista delle ex colonie spagnole di Porto Rico e Guam. Una grandeur a cui oggi Trump pare chiaramente ispirarsi e che giustifica il suo interesse nel ridare al Denali il nome dell’illustre predecessore, morto nel 1901 a seguito di un attentato.
Nel 1987 il Mount McKinley venne misurato con il metodo della triangolazione dai topografi George Eldridge, Robert Muldrow e Alfred Brooks, giungendo ad un risultato sorprendente: la vetta toccava i 6194 metri, ben 700 in più di quella del Mount Saint Elias, che, fino ad allora, era stato considerato il più alto del continente nordamericano e la cui cima era stata conquistata, proprio in quell’anno, dalla spedizione guidata dal Duca degli Abruzzi Luigi Amedeo di Savoia.
Curiosità sul McKinley
Le origini della storia alpinistica del McKinley sono ricche di episodi curiosi e polemici, che meritano di essere ricordati.
Nel 1906 l’esploratore polare Frederick Cook annunciò di averne raggiunto la vetta, accompagnato dal conduttore di muli Edward Barril. Raccontò la sua avventura nel libro “Top of the Continent”, nel quale compariva anche la fotografia del suo compagno in piedi sulla cima. Il tutto, però, si rivelò essere un clamoroso fake. Nel 1910 una spedizione congiunta dell'Explorers Club e dell'American Geographical Society scoprì, infatti, che l’immagine era stata scattata su un’altura di 3000 metri, a 32 chilometri di distanza dal McKinley.
In quello stesso anno, un gruppo di otto "sourdough" - nomignolo con cui venivano indicati i minatori dell'Alaska - si imbarcò in un nuovo tentativo di ascensione, con la speranza di intascarsi i 500 dollari che qualcuno aveva messo in palio. Incredibilmente i sourdough riuscirono a risalire lungo il versante settentrionale del McKinley e a raggiungere la cima Nord, di poco più bassa di quella principale. Qui issarono un lungo pennone con la bandiera degli Stati Uniti. Almeno così affermarono, ma, visto il precedente, nessuno dette credito al loro racconto.
Eppure, tre anni dopo, il 7 giugno del 1913, quando il reverendo Hudson Stuk e i suoi compagni Harry Karstens, Charles Sheldon, Robert Tatum, Walter Harper e due giovani indigeni, toccarono per primi e senza ombra di dubbio il vertice della cima Sud, non poterono fare a meno di notare il pennone dei sourdough ancora saldamente piantato sulla vetta settentrionale: alla sua sommità, pur congelata e strappata dalle bufere, sventolava ancora la bandiera degli States.