Dal Castello di Pontes al Tuttavista: il CAI Nuoro sulle tracce della storia

Un’escursione che unisce natura e storia: il CAI Nuoro prepara un nuovo itinerario dal Castello di Pontes al Monte Tuttavista, esplorando antiche fortificazioni, sentieri impervi e panorami mozzafiato tra Galtellì e Orosei.

Il Monte Tuttavista, tra Galtellì e Orosei, non è solo un'imponente formazione calcarea, ma un luogo in cui natura e storia si intrecciano. Ne sono convinti i soci del Club Alpino Italiano, in particolare quelli della sezione di Nuoro, che hanno recentemente effettuato una ricognizione per individuare nuovi sentieri e arricchire il percorso escursionistico con elementi culturali e storici.

A guidare la spedizione sono stati Salvatore Corraine, Paolo Masala, Giovanni Puddu di Galtellì e Salvatore Succu, ex sindaco di Onifai e membro del direttivo provinciale del CAI, affiancati da numerosi soci della sezione nuorese. L’escursione, in programma entro marzo, avrà un punto di partenza inedito: la base del Castello di Pontes, conosciuto anche come Casteddu di Pontes.

L'amministrazione comunale è stata informata dell'iniziativa, che punta a offrire agli escursionisti uno sguardo approfondito sulla storia del fortilizio, le cui origini si perdono tra epoca romana e le prime difese contro le invasioni dal Nord Africa. La struttura, articolata con mastio e doppia cortina muraria merlata, si affermò tra il IX e il XII secolo e, grazie alle testimonianze scritte del 1300, è possibile ricostruire le abitudini di vita dei suoi abitanti.

Il castello fu al centro di scorrerie e intrighi tra Catalano-aragonesi, Giudicato di Arborea e Giudicato di Gallura e controllava una zona strategica, ricca di risorse agricole. Le cronache riportano che Gerau de Torrent, castellano della fortezza galtellinese, imponeva ai viandanti e ai pastori in transito una sorta di tributo: un capo di bestiame per poter attraversare i confini del castello.

Dopo questa immersione nella storia medievale, gli escursionisti del CAI Nuoro affronteranno i ripidi tornanti che portano a Su Crastu de Sa Bumbarda, punto strategico da cui, in passato, veniva bombardata la fortezza di Pontes. Il percorso prosegue tra le aspre rocce di Taraculi, dove compare la segnaletica del Sentiero Italia CAI, il lungo itinerario che collega Santa Teresa di Gallura a Trieste.

Tra i luoghi simbolo della traversata si trovano Mandra ‘e Caddos, Su Lutrau, con le sue pozze frequentate dai cinghiali, e la ripida scala di Palumbrosa. Sullo sfondo, appare Sa Preta Istampata, una spettacolare finestra naturale nel calcare, mentre la meta finale dell’escursione sarà Su Dorrole, ai piedi del monumentale Cristo bronzeo, punto di riferimento dell’intero massiccio.

"Sentieri e cultura sono sinonimi", afferma Matteo Marteddu, del direttivo del CAI Sardegna, presente alla ricognizione. "Quanto più impervi sono i cammini, tanto più carichi di storia si fanno i nostri zaini. Gratitudine a chi mantiene vivo questo patrimonio e lo diffonde".