Crollo sulla Croda Marcora, il CNSAS suggerisce attenzione

Il distacco ha interessato la zona attraversata dal Sentiero Attrezzato Berti. Il Soccorso Alpino ha sorvolato l'area con un geologo e non sono escluse frane di assestamento. «A cedere è stato un pinnacolo appena sotto la punta»

Una frana si è staccata nei giorni scorsi (17 settembre) dalla Croda Marcora, la parete rocciosa del gruppo del Sorapis che sovrasta San Vito di Cadore. Il crollo è avvenuto poco prima delle 17, con un distacco di roccia di notevoli dimensioni, circa 3-4mila metri cubi. La frana è avvenuta non distante dalla zona dove già due anni fa si erano verificati diversi crolli, durati un paio di giorni.

Né in quella occasione, né in questa i detriti hanno raggiunto la ciclabile o la strada sottostante, la statale di Alemagna. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Cortina insieme ai volontari del posto e agli uomini del Soccorso Alpino. È stato verificato che non ci fossero escursionisti nella zona dei distacchi, dato che a metà del versante si trova il passaggio del Sentiero Attrezzato Berti. Da Venezia è arrivato anche l’elicottero dei vigili del fuoco e la ricognizione aerea ha escluso il coinvolgimento di escursionisti.

 

Nella giornata di lunedi (18 settembre) c'è stato un nuovo sopralluogo, al termine del quale il Soccorso Alpino e Speleologico del Veneto, ha divulgato un comunicato per aggiornare la popolazione e i turisti sulle condizioni di praticabilità della zona. «Massima attenzione: a seguito del crollo di ieri (domenica, ndr), detriti instabili hanno interessato i Piani di Marcora, dove passa il Sentiero Attrezzato Berti. Attualmente continuano scariche di materiale dall’alto. Questa mattina è stato effettuato un sopralluogo in elicottero, a bordo un geologo della Regione Veneto e personale del Soccorso alpino di San Vito di Cadore. A cedere è stato un pinnacolo appena sotto la punta, stimato un centinaio di metri cubi, che ha sollevato una grande nuvola di polvere».

Come ricordato sopra, non è la prima volta che un crollo si verifica da quella parete: era il 9 ottobre del 2021 quando dallo stesso versante si era staccata una sezione di roccia, che franando aveva creato una nube di polvere così importante da arrivare a coprire case e strade fino in paese, a San Vito di Cadore.


Il Sentiero Attrezzato Berti alla Croda Marcora (da non confondere con la Berti alla Schiara) è un percorso impegnativo e a tratti esposto, parzialmente attrezzata con corde e scale, che porta da Cortina d'Ampezzo a San Vito di Cadore. Segue una larga cengia aerea, la Cengia del Banco, a metà parete sotto il ghiacciaio pensile della Croda Marcora, e prosegue fino al bivacco Slataper. Il tracciato alterna tratti in salita a tratti pianeggianti e spesso viene percorso in abbinamento alle ferrate Vandelli e Minazio come completamento del giro del Sorapiss.