Corso di aggiornamento 2024 degli operatori TAM Veneto-Friuli Venezia Giulia

Esperti e operatori CAI si sono riuniti al Cansiglio per il corso di aggiornamento TAM veneto-friulano sulla tutela degli ecosistemi montani, con focus su biodiversità, geologia e sostenibilità.
Nel bosco con Francesco Mezzavilla © Walter Coletto

Sabato 26 e domenica 27 ottobre si è svolto, al Pian Cansiglio, in Provincia di Belluno, il corso di aggiornamento annuale del gruppo TAM (Tutela Ambiente Montano) veneto-friulano. Notevole la partecipazione (circa 60 fra operatori e altri soci CAI) arrichita da iscrizioni provenienti da altre regioni, a dimostrazione degli stimolanti dei temi trattati.

“Tematiche di protezione degli ecosistemi montani”, questo il titolo del convegno, una frase che potrebbe celare un senso di vaghezza, di chiacchiere puramente teoriche e che invece ha incontrato riscontri ed esempi estremamente pratici e concreti nella bravura dei relatori.

Dopo i saluti di rito, ad aprire l’evento è stato Raffaele Marini, Presidente della Commissione Centrale TAM, che trattando di biodiversità montana e di servizi ecosistemici ha portato alla luce come, i temi ambientali abbiano riscontri tangibili nella vita di tutti i giorni dei singoli individui e della comunità. I servizi gratuiti che la natura offre per il semplice fatto di esistere sono notevoli e sono pure commutabili in valore economico, tema che interessa a chi governa i territori. Un esempio banale, una filtrazione idrica attuata da un canneto o da un bosco che capta le esondazioni fluviali va a sostituire un lavoro che dovrebbe fare l’uomo spendendo dei soldi. Più alta è la biodiversità e maggiori sono i servizi gratuiti a cui abbiamo accesso, anche se quasi mai ce ne rendiamo conto.

Il secondo intervento della mattinata del sabato porta la firma di Francesco Mezzavilla, componente della commissione CITAM FVG, biologo faunista che vanta una pluridecennale esperienza di ricerca in ambito montano. Direttiva Habitat, Direttiva Uccelli, quindi Rete Natura 2000, e legislatura italiana di tutela della fauna, questi gli argomenti da lui affrontati in un’ottica di salvaguardia ambientale. Nonostante la complessità dei temi affrontati, è uscita una relazione piacevole e ricca di spunti concreti, e di implicazioni pratiche di cui ogni operatore dovrebbe far tesoro.

La seconda parte della giornata si è conclusa con un’uscita nel bosco coordinata dallo stesso Mezzavilla che ha letteralmente incantato i partecipanti con i suoi aneddoti e la sua capillare conoscenza delle dinamiche che regolano la Foresta del Cansiglio. Interessanti i suoi spunti che hanno portato alla luce come anche qui i cambiamenti climatici si stiano facendo sentire con variazioni osservate in tempi temporalmente ristretti.

La giornata di domenica si è aperta con la lezione di Matteo Isotton, geologo e Vicepresidente della commissione CITAM VG. Il suo è stato un vero e proprio insegnamento su come la geologia possa influenzare lo sviluppo della vita. Una sorta di viaggio nel tempo e nello spazio, con citazioni ed esempi che ci hanno rimandato indietro di milioni di anni ma anche spaccati di attualità e di implicazioni pratiche nella vita di montagna, sia per chi ci abita che per chi la vive per motivi ludici.

L’ultimo incontro è stato condotto da Veronica Borsato, Biologa, Naturalista e attuale Presidente della Società Veneziana di Scienze Naturali. Il tema trattato, ossia la biodiversità del Cansiglio legata ai temi della botanica, ha portato i partecipanti a esplorare idealmente ciò che stava fuori dalle vetrate della struttura che ospitava il meeting. I vari ambienti sono stati descritti, soprattutto dal punto di vista floristico, essendo la dottoressa una delle maggiori ricercatrici del mondo vegetale proprio di quest’area.

La conclusione dei due giorni è avvenuta, ancora un’ulteriore visita nel bosco, sotto la guida della stessa Borsato, che ha portato gli operatori nell’Area Wilderness di Pian de le Stele dove, negli anni passati, lei stessa ha condotto importanti studi sulla biodiversità di questi ambienti in cui l’azione umana è stata per lungo tempo estranea. È inutile rimarcare quale sia stato lo stupore e la curiosità che è sorto nei fortunati partecipanti, una sorta di magia che ha avvolto tutti… la Foresta del Cansiglio non tradisce mai.

Un momento di confronto e di apprendimento che, a detta di tutti, ha avuto un esito estremamente positivo.