Per la Giornata internazionale della montagna 2022,
prevista l’11 dicembre, Cordate Vocali offre a tutti gli appassionati una serata di riflessione su due temi: il rispetto della natura e la ricorrenza del Natale. La puntata andrà in onda alle ore 21 sul canale YouTube, e sarà visualizzabile a questo link:
https://youtu.be/1-DDWkycNWM. Sarà possibile guardarla anche collegandosi sulla pagina Facebook del Cai al consueto indirizzo:
https://www.facebook.com/clubalpinoitaliano.
La prima parte
Nella
prima parte, il focus è sulla riflessione sul tema
dell’anno internazionale dello sviluppo sostenibile delle montagne, proclamato dall’ONU. Attraverso brevi letture alternate a canti dei cori Cai, Cordate Vocali posa il suo sguardo sull’immenso dono che ci è stato dato con le ricchezze e bellezze della natura, mai come ora a rischio di scomparsa.
L’attore
Saverio Mazzoni introdurrà gli ascoltatori e spettatori nel tema del rispetto della natura, con testi di Carlo Levi, Marcello Donati, Eugenio Montale ed un capo tribù indiano Duwamish, nella consapevolezza che tutto il mondo – uomini, animali, mondo vegetale – è strettamente legato a doppio filo e che il nostro destino è unicamente nelle nostre mani.
Sei canti sul tema della magia della montagna saranno proposti dai cori del Centro nazionale di Coralità:
il coro Edelweiss del Cai di Torino, i
cori Sat e
Sosat di Trento, il
coro Cai di Frosinone, e i cori veneti
Scaligero dell’Alpe di Verona e
Monte Caviojo di Arsiero, con brani di De Marzi, Maiero, Janes, Sartori.
La seconda parte
Nella
seconda parte, verranno proposti
7 canti natalizi dai cori del
Centro nazionale di coralità:
Cai UGET di Torino,
La Martinella di Firenze, coro
Cai di Melegnano e
coro Cet di Milano, con cui la coralità collabora attivamente. A seguire due cori emiliani, il
Coro Cai Alto Appennino Bolognese di Porretta Terme e il
coro Cai di Bologna. Conclude la carrellata il
Coro Femminile Valtellinese. Ai canti si alternerà la lettura di brani tratti da
“Un Racconto di natale” di Mario Rigoni Stern, dal libr
o “Quota Albania” del grande scrittore di Asiago.
L’allegria e la commozione che i canti natalizi ci propongono lascerà lo spazio alla triste constatazione che le tragedie della guerra si ripetono, dall’Albania del 1940 all’Ucraina di oggi. E che il mesto Natale dei soldati in trincea nel duro inverno albanese è lo stesso che tanti nostri fratelli ucraini stanno soffrendo oggi negli scantinati dei paesi devastati dalla guerra. L’augurio della pace, che il Natale porta con sé, non è un rito scontato ma un impegno per tutti a lavorare perché questa si realizzi.