COP 16.2: a Roma 39 organizzazioni chiedono al Governo un impegno concreto per la biodiversità

WWF Italia, Club alpino italiano e altre 37 Organizzazioni della società civile chiedono un accordo sui finanziamenti per la biodiversità. Il 21 febbraio a Roma flash-mob del WWF Italia per la COP16
 

Dal 25 al 27 febbraio, la città di Roma ospiterà le sessioni supplementari della COP16 della Convenzione sulla Diversità Biologica, dopo la battuta d'arresto registrata a Cali, in Colombia, a fine ottobre. La COP16 ha come obiettivo centrale il rafforzamento dell’implementazione del Quadro Globale per la Biodiversità di Kunming-Montreal (KMGBF), l’agenda globale dell’ONU che definisce 23 target per fermare e invertire la perdita di natura entro il 2030. Un’occasione unica che il WWF Italia, il Club Alpino Italiano e altre 37 Organizzazioni della società civile chiedono al Governo italiano di non sprecare.

I negoziati di Roma si svolgeranno in un momento decisivo per l’azione globale a tutela della natura. Il drammatico declino della biodiversità genera elevati rischi per l’economia mondiale e le persone: oltre il 50% del PIL globale è direttamente collegato ad attività dipendenti dalla biodiversità, la cui perdita ha pesantissime ripercussioni sulla possibilità di tutti gli abitanti del Pianeta di accedere ad aria pulita, acqua pulita, suolo pulito e cibo sano. Il venir meno dei “servizi ecosistemici” forniti dalla natura costituisce un pericolo esistenziale per grandi e i piccoli operatori economici, per gli agricoltori e per le comunità locali. Questa prospettiva è particolarmente evidente nei Paesi in via di sviluppo, dove la perdita di biodiversità moltiplica squilibri economici e sociali, povertà e crisi sanitarie.  

Alla COP16.2 di Roma sarà cruciale raggiungere un accordo sui finanziamenti per la biodiversità e rilanciare il dialogo tra Paesi del Nord e del Sud del mondo. Alla COP16 di Cali i negoziati erano stati sospesi a causa delle divergenze in merito alla proposta di istituire un nuovo fondo per la biodiversità. A pochi giorni dalle sessioni di Roma, queste divergenze permangono, mettendo a serio rischio l’implementazione del KMGBF.

Il Club Alpino Italiano, insieme a 37 Organizzazioni e reti di Organizzazioni della società civile operanti nei settori dell’ambiente, della tutela del territorio e delle persone, dello sviluppo sostenibile e della cooperazione internazionale, ha aderito all’appello del WWF Italia per chiedere al Governo italiano di adoperarsi per facilitare un accordo sulla mobilitazione delle risorse finanziarie e garantire un maggiore impegno finanziario dell’Italia per la biodiversità nei fondi multilaterali dedicati. 

Il prossimo venerdì 21 febbraio alle ore 16, proprio per ribadire l’importanza della COP16 e la necessità di raggiungere un accordo tra gli Stati partecipanti, il WWF ha organizzato un flash-mob in via San Nicola de’ Cesarini (Largo di Torre Argentina) con la partecipazione di Francesco Petretti, biologo e divulgatore, che illustrerà l’importanza della tutela della biodiversità per l'ambiente e il nostro benessere.

Dante Caserta, Responsabile Affari Legali e Istituzionali del WWF Italia, dichiara: «il Quadro Globale per la Biodiversità di Kunming Montreal è molto di più di una dichiarazione di intenti. È un piano per creare un futuro più equo e sostenibile in cui sviluppo umano e tutela della natura vadano di pari passo. Senza le risorse finanziarie adeguate rischiamo di non raggiungere questo importante obiettivo per l’umanità. Alla COP16 di Roma le Parti dovranno dimostrare maggiore flessibilità e capacità di dialogo per tracciare un percorso comune di trasformazione globale e giustizia ambientale dotato di risorse adeguate ad accompagnare Paesi, comunità e persone in questo processo fondamentale per il futuro di tutti. Per raggiungere questi obiettivi è urgente mobilitare almeno 200 miliardi di dollari all’anno per la biodiversità entro il 2030, di cui almeno 20 miliardi di dollari all’anno entro il 2025 e almeno 30 miliardi di dollari entro il 2030 a favore dei Paesi in via di sviluppo, garantendo che le popolazioni indigene e le comunità locali abbiano accesso diretto ai finanziamenti. Per aumentare i fondi bisogna raggiungere l’obiettivo di ridurre i sussidi dannosi per la biodiversità di almeno 500 miliardi di dollari l’anno. Siamo già nel 2025: questi impegni devono essere mantenuti. Per raggiungere questi obiettivi, insieme a 36 Organizzazioni della società civile, chiediamo al Governo italiano di fare la sua parte assicurando un maggiore impegno del nostro Paese per aumentare i finanziamenti della tutela della biodiversità nei Paesi in via di sviluppo e creare le condizioni essenziali per un futuro più giusto per le persone e la natura». 


Le 39 Organizzazioni e Reti di Organizzazioni che hanno aderito all’appello facilitato dal WWF Italia per la COP16 di Roma:

ActionAid Italia, Associazione Consumatori Utenti (ACU), Addiopizzo Travel, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), Amnesty Italia, Associazione Italiana Turismo Responsabile (AITR), Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (AOI), Apincittà, ARCI, Associazione Lepidotterologica Italiana (ALI), Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE Italia), Associazione Verdi Ambiente e Società, Attivanza, Centro di Etica Ambientale Sondrio, CINI – Coordinamento Italiano NGO Internazionali, Club Alpino Italiano, Compassion in World Farming Italia, COSPE, Égalité, Federazione Nazionale Pro Natura, Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica (FIRAB), Fondazione Marevivo, Fondo Forestale Italiano, FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano, Greenpeace Italia, Italia Nostra, Lega Anti Vivisezione (LAV), Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, Legambiente Nazionale, LINK 2007 – Cooperazione in Rete, Lipu-BirdLife Italia, Mani Tese, Movimento ecclesiale di impegno culturale di Pisa (MEIC), Movimento Laudato Si’, Terra!, The Good Lobby Italia, Touring Club Italiano, 20 e 30, WWF Italia.


La COP16.2 si svolgerà dal 25 al 27 febbraio a Roma presso la sede della FAO delle Nazioni Unite. Maggiori informazioni possono essere trovate sul sito web del CBD delle Nazioni Unite: www.cbd.int

 

Fonte: Ufficio Stampa CAI