Convegno Nazionale Seniores: la montagna che cambia

Il Convegno Nazionale Seniores del CAI, in programma il 6 maggio a Verona, affronterà i temi della sicurezza, della formazione e del ruolo crescente degli escursionisti over 65. Un’occasione per riflettere sul contributo dei Seniores in un CAI sempre più attento alle nuove esigenze della montagna.

A cura del Gruppo Seniores

Escursionista © Pixabay

La frequentazione della montagna è cresciuta a dismisura dopo il Covid, portando sulle Terre Alte molti puri neofiti, quindi persone prive di esperienza che la affrontano con troppa superficialità. Una parte di questi sono diventati soci CAI, così è stato possibile formarli in modo da affrontare la montagna in sicurezza, prendendo coscienza dei pericoli naturalmente presenti in un ambiente spesso severo ed ostile. A questo scopo il CAI ha realizzato un “Decalogo dell’escursionista Seniores” che cerchiamo di diffondere tra tutti i nuovi frequentatori della montagna, soci e non soci.

Il mondo dei Seniores è dunque in costante crescita nel CAI, con circa 80 mila soci a fine 2024, raggiungendo il 25% degli iscritti di età “over 65” e coprendo nel 2024 la metà dei nuovi iscritti di tutto il nostro Sodalizio. Le Sezioni che hanno un Gruppo Seniores sono salite a circa 150 su 500, rispondendo ad una domanda differenziata di escursionismo, col motto “slow & soft”.

Non stupisce che si stia trasformando il ruolo dei Seniores nel CAI, spingendo sempre più sulla formazione in materia di sicurezza, non solo dei neofiti ma che dei nuovi e vecchi “capigita”.

Per affrontare queste nuove situazioni e conseguentemente i rapporti interni, ma pure verso l’esterno al Sodalizio, è stato organizzato un Convegno Nazionale a Verona per martedì 6 maggio, al quale saranno presenti sia i rappresentanti dei Gruppi Seniores, sia i vertici nazionali del CAI. I temi saranno: invecchiamento della popolazione ed il CAI, i rapporti dei Seniores con le Sezioni ed il CAI, i Seniores come risorsa

 

Il decalogo Seniores

  1. SOFT AND SLOW. Caratteristica dei seniores sono le escursioni con limitato sforzo fisico e con
    andatura lenta, così da poter apprezzare il paesaggio e la compagnia. L'importante non è la mèta, ma il
    percorso per raggiungerla.
  2. ITINERARIO. E' necessaria un'attenta valutazione dell’itinerario (dislivello, lunghezza, tipo di terreno,
    tempi, quota), delle previsioni meteo e del bollettino valanghe. E' opportuno informare il gestore del
    rifugio sulla mèta dell’escursione e il numero dei partecipanti. L’itinerario dovrebbe essere comunicato
    anche ad un familiare prima della partenza.
  3. ATTREZZATURA. Dovrà essere idonea alla tipologia di itinerario, alla stagione ed alla quota: mappa
    del percorso, bastoncini telescopici, occhiali da sole e crema protettiva, copri-zaino, cellulare con
    ”powerbank” esterna e app ”GeoResQ”, kit di primo soccorso, fischietto, telo termico. Da considerare la
    possibilità di repentini cambiamenti climatici.
  4. ABBIGLIAMENTO. Commisurato alla tipologia dell'itinerario, alla stagione ed alla quota. Sarà
    necessario un intimo di ricambio, calze, pile e giacca a vento, mantellina da pioggia, guanti,
    cappello/berretto/cuffia di lana, calzature robuste e con suola anti-scivolo.
  5. ALIMENTAZIONE. Prevedere un'adeguata scorta idrica e alimentare. Necessaria un'attenta valutazione
    dell’introito di liquidi durante la giornata (nell’anziano la sensazione della sete può essere ridotta). Serve
    cibo altamente calorico, ma facilmente digeribile e di rapida assimilazione, come barrette energetiche e
    frutta secca. Evitare le bevande alcoliche. Utili gli integratori salini, salvo diversa prescrizione medica.
  6. PATOLOGIE CRONICHE (es. cardiopatie, ipertensione, diabete mellito, problemi respiratori). Serve
    una precisa aderenza alla terapia domiciliare, ma adeguata alle mutate condizioni ambientali e di quota.
    Altresì opportuna la presenza nello zaino dei farmaci usualmente assunti e necessari per la giornata o
    giornate di escursione. Raccomandabile una visita medica dal proprio medico di fiducia almeno una
    volta all’anno, o più volte in caso di patologie progressive e/o con una o più riacutizzazioni all'anno.
  7. STATO DI SALUTE. Si raccomanda di portare con sé un tesserino sanitario, che riporti eventuali
    allergie a farmaci, punture di insetti o altro e la terapia domiciliare assunta quotidianamente. Da indicare
    eventuali recapiti telefonici da contattare in caso di incidente/malore; risulta utile al Soccorso
    organizzato in caso di manifesta patologia insorta durante l’escursione. Prestare attenzione alle
    vaccinazioni raccomandate dal Ministero della Salute.
  8. PREPARAZIONE FISICA. Le prestazioni di un anziano sono decisamente inferiori a quelle di un adulto
    di mezza età o ancor di più di un giovane. Bisognerà tenerne conto nella scelta del percorso. Anche le
    condizioni di allenamento andranno attentamente valutate.
  9. INCIDENTE. In caso di incidente che impedisca la prosecuzione dell'escursione (malore, trauma o altro
    evento avverso) è imperativo contattare il Numero Unico di Emergenza 112 (o il 118 ove non attivo il
    112) e attenersi scrupolosamente alle loro istruzioni. In caso di piccoli incidenti (es. lievi ferite) utilizzare
    il kit di primo soccorso, che deve contenere tra l'altro la coperta termica di soccorso ed i farmaci specifici
    per le proprie patologie croniche.
  10. COMPAGNIA. Il beneficio di una escursione è reso ottimale se effettuata in buona compagnia e in
    buono stato di salute, in un ambiente naturale e con un clima favorevole, avendo sempre presente che
    l’escursione termina una volta rientrati a casa. Si parte e si arriva tutti assieme. Si raccomanda di
    riportare a casa i propri rifiuti.

 

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