«Il percorso della coesistenza con i grandi carnivori, dell’attenuazione del conflitto derivante in particolare a causa della sovrapposizione della loro presenza con le attività umane, ma anche la salvaguardia dell'intera fauna selvatica da un concorso di condizioni eccessivamente invadenti, deve svolgersi attraverso azioni qualificate e stabili, meglio se derivanti da rapporti collaborativi istituzionali che vengono a crearsi per raggiungere obiettivi condivisi».
Con queste parole
Diego Magliocchetti, coordinatore per il Lazio del
Gruppo Grandi Carnivori del Cai, presenta il seminario online in programma
venerdì 28 maggio dalle 20:30 su Google
Meet.
Informazione necessaria per evitare incertezze comportamentali
Per il gruppo, infatti, l’informazione svolge un ruolo decisivo:
«troppo spesso, anche inconsapevolmente, si riscontrano incertezze comportamentali derivanti dalla mancanza di conoscenza delle buone pratiche da attivare quando si svolgono attività in ambiente».
Il seminario di venerdì vuole andare proprio in questa direzione.
La locandina della serata
Frequentare l'ambiente naturale in punta di piedi
Intitolato
“Nella Natura in Punta di Piedi (camminando sulle uova) – Come la nostra presenza influenza gli animali selvatici”, l'appuntamento fornire ai Soci del Sodalizio, e più in generale alla platea dei frequentatori degli ambienti naturali, quei suggerimenti necessari alla loro frequentazione con consapevolezza e rispetto. L'ideazione ha visto la collaborazione della Direzione Capitale Naturale Parchi e Aree Protette della Regione Lazio e della Sezione di Cassino del Cai.
«Da sottolineare le interessanti prospettive collaborative che queste iniziative mettono in atto, a tutto vantaggio dell’accrescimento delle competenze e delle conoscenze trasversali dell'intero corpo sociale del Cai», continua Magliocchetti.
Il Gruppo grandi carnivori ringrazia
Luciana Carotenuto, responsabile della rete del monitoraggio del lupo, e
Ivana Pizzol, responsabile della rete di monitoraggio dell’orso della Regione Lazio,
Fabio Scarfò della Riserva Naturale Regionale Monterano e gli ospiti che metteranno a disposizione le proprie conoscenze di ricercatori sul campo.