Il vallone che conduce al Col Serena © Simone BobbioQuesto itinerario classico è particolarmente apprezzato per la lunghezza non eccessiva e per l’esposizione che consente di trovare neve farinosa anche a diversi giorni di distanza dall’ultima nevicata grazie all’ubicazione del vallone, orientato a nord e protetto da alte creste scoscese che riparano i versanti dal sole e dall’azione eolica. Il percorso sale su pendii poco inclinati su cui occorre prestare comunque attenzione al pericolo valanghe dal momento che nella zona si sono verificati distacchi con coinvolgimento di scialpinisti.
L’automobile si lascia nel parcheggio della stazione sciistica di Crevacol dove si imbocca la poderale che in direzione ovest passa sotto il viadotto della statale del Gran San Bernardo e si inoltra in leggera salita nell’ampio vallone formato dal Torrente di Belle Combe. Dopo aver attraversato il corso d’acqua si passa nei pressi della borgata di Ponty (1700 m), poi si supera l’alpeggio di Eteley (1750 m) volgendo progressivamente verso nord lungo pendii che diventano più inclinati. L’itinerario si infila in una lingua aperta, circondata da boschi di larice, toccando l’alpeggio di Bois Dessot (1950 m) e guadagnando spazi più aperti e privi di vegetazione. Procedendo lungo una serie di dossi, con il vallone che via via si restringe, si raggiunge il Col Serena (o Fenêtre de Sereina, 2547 m), spesso sferzato da forti venti che possono portare alla formazione di cornici e spazzare completamente la neve dal suolo.
In discesa si segue il medesimo itinerario di salita con percorso non obbligato.