Si apre un nuovo capitolo per il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna: per la prima volta nella sua storia, l’ente è guidato da una donna, Claudia Mazzoli, espressione della Comunità del Parco e già facente funzioni. La sua nomina segna un momento importante per questa area protetta, tra le più apprezzate in Italia per qualità ambientale e biodiversità.
Mazzoli subentra dopo la decadenza di Luca Santini, attualmente presidente di Federparchi, e i mandati di Enzo Valbonesi e Luigi Sacchini. Resterà in carica fino alla designazione del nuovo presidente, che sarà nominato in accordo con le Regioni Emilia-Romagna e Toscana, come previsto dalla normativa.
Una visione per il futuro della montagna
“La qualità ambientale dell'area protetta è ormai universalmente riconosciuta e traina attività imprenditoriali orientate alla sostenibilità. Settori come l’agricoltura e la zootecnia, forti di eccellenze consolidate, stanno guadagnando nuova consapevolezza e competitività sui mercati grazie alla crescente riconoscibilità e ai valori della Riserva” afferma Claudia Mazzoli, ponendo l’attenzione sul ruolo chiave del parco come motore di sviluppo sostenibile:
Il Parco, come sottolineato dalla neo-presidente, è anche un pilastro per i servizi ecosistemici essenziali: dalla prevenzione del dissesto idrogeologico alla cattura della CO2, dallo stoccaggio dell’acqua alla tutela della biodiversità. Questi elementi non solo garantiscono l’equilibrio ambientale odierno, ma sono fondamentali per il benessere delle generazioni future.
Mazzoli ha poi sottolineato un’inversione di tendenza significativa: “Dopo anni di spopolamento delle aree appenniniche, si assiste a un ritorno verso la montagna, dove la natura rigogliosa, l’aria pulita e le prospettive di adattamento ai cambiamenti climatici rendono questi territori sempre più attraenti”.
Claudia Mazzoli
Claudia Mazzoli, nata a Bagno di Romagna nel 1970, ha una solida formazione accademica, con studi classici al liceo Plinio il Giovane di Città di Castello e una laurea in scienze giuridiche all’università di Urbino. Vive nella cittadina termale e ha maturato un’esperienza significativa come amministratrice attenta alla sostenibilità.
Nel suo impegno pubblico, Mazzoli ha saputo coniugare la valorizzazione delle risorse produttive – come le filiere biologiche e di qualità – con la promozione di un turismo inclusivo e responsabile. La sua azione punta a creare sinergie tra le aziende locali, le comunità del territorio e il mondo dell’associazionismo, per garantire uno sviluppo in equilibrio con la tutela ambientale.
Con l’arrivo di Claudia Mazzoli alla guida del Parco, si apre una nuova fase per questo gioiello dell’Appennino. La sfida è duplice: consolidare il ruolo del Parco come modello di gestione sostenibile e attrarre sempre più persone verso un territorio che rappresenta un patrimonio unico di natura, cultura e opportunità.