A fine marzo 2023, il Comitato Olimpico Internazionale ha formalmente informato CIPRA che «nel caso della pista di bob di Cortina, la nostra posizione è che non sia necessario costruire nuovi impianti nell’ambito di un progetto di Giochi Olimpici Invernali e che dovrebbe essere utilizzata una struttura esistente nella regione o in un altro Paese». Allo stesso tempo, CIPRA invita quindi il Comitato organizzatore dei Giochi di Milano Cortina 2026 a chiedere ai gestori della pista di bob di Igls, nei pressi di Innsbruck, di formulare un'offerta per organizzare le gare di bob del 2026 su quell’impianto. «Sarebbero non pochi i servizi dedicati alle comunità montane del Bellunese che si sarebbero potuti offrire con i milioni risparmiati per costruire una pista che – come insegnano le esperienze passate, prima fra tutte quella di Torino 2006 con la pista di Cesana abbandonata dopo pochi anni – sarà utilizzata per pochi giorni da pochi atleti», notava a inizio marzo, la stessa CIPRA che, insieme al Club alpino italiano (Cai), Federazione Nazionale Pro Natura, Federparchi e Mountain Wilderness, si opponeva alla costruzione dell’impianto. «Il modo di procedere degli organizzatori lascia perplessi: l’assenza di una Valutazione Ambientale Strategica complessiva per i progetti e le opere connesse – procedura che al momento non risulta essere stata nemmeno avviata – rischia di creare un impatto significativo a un territorio fragile come quello montano», affermavano le associazioni.