08.06.2024 - - - ambiente cultura alpinismo
Primascesa narra l’eccezionale prima ascesa da parte di due alpinisti trentini di una delle ultime cime inviolate rimaste al mondo: una montagna di rifiuti, quella che ognuno di noi contribuisce a creare ogni giorno. Simon e Giovanni scalano una vera e propria discarica, affrontando difficoltà fisiche inedite per il mondo outdoor, per poi scenderla con gli sci. È un film che spiazza, potrebbe non piacere a chi si aspetta un film di montagna e alpinismo. Ma fa riflettere. Si può criticarlo e contestarlo ma sicuramente non lascia lo spettatore indifferente.
Simon Sartori e Giovanni Moscon in un'immagine del film © Elisa BessegaRiflessioni su come stiamo distruggendo l’ambiente con ritmi sempre più veloci consumando spazi, invadendo e distruggendo territori la cui flora e fauna possono sopravvivere solo adattandosi agli spazi urbani. Dove cercare spazi incontaminati o almeno poco frequentati, fuori dalle mete più ambite e rinomate oramai divenute dei luna park. Sembra impossibile. Ecco che il progetto si svela prima con le parole e poi con le immagini: una enorme discarica realizzata alle porte della città in prossimità del fiume e che velocemente sta assumendo l’aspetto di una montagna vera e propria. È un documentario dal taglio classico che alterna interviste a sequenze alpinistiche, neve, tranquillità, silenzi, suoni e musiche. Ironico, divertente, inusuale. “Alla ricerca della montagna inviolata ma dove trovarla, se le montagne sono ormai prese d’assalto?” Nella tessitura narrativa del film sono inseriti anche i backstage, i ciak, gli errori. Momenti che riescono a costruire un linguaggio unico e con un filo logico preciso restituendo ulteriore ritmo al racconto. Intrigante la sequenza nella quale si studia la salita della discarica su una cartina topografica come se gli alpinisti e il loro team fossero alla base di una vera montagna: i passaggi più complessi, dove vanno utilizzati i ramponi e le piccozze, la progressione in conserva e poi in arrampicata. E anche le interviste a Simon e Giovanni sono giocate sull’equivoco montagna/discarica. La salita, la discarica che si sgretola come si trattasse di roccette instabili, buche larghe e profonde come crepacci che al posto del ghiaccio e dell’acqua di fusione custodiscono liquami maleodoranti. Una progressione complessa. Alla fine l’arrivo in vetta con lo sguardo che si apre sulla città, sul fiume e sull’autostrada che viaggia parallela allo stesso. E dopo un caloroso abbraccio, giù con gli sci fino al punto di partenza. “Atto di protesta o di sensibilizzazione o semplicemente una nuova tragica espressione dell’alpinismo contemporaneo?”
PRIMASCESA – LA MONTAGNA CREATA DALL’UOMO
Regia: Leonardo Panizza (2021), durata 52'
Interpreti: Simon Sartori e Giovanni Moscon
Prodotto da Linnea Merzagora e Leonardo Panizza
Montaggio Beatrice Segolini e Leonardo Panizza; camera Frak e Kicco
Suono in presa diretta Kicco;
Assistente alla regia Martino Iori
Color correction Anna Visigalli
Mixaggio audio Carlo Missidenti
Fotografa di scena La Kane
Musica di Davide Panizza, Walter Biondani Joachim Planer.
Premi: Trento Film Festival; Film Festival della Lessinia; Fluvione Film Festival; Malnad International Wildlife and Environmental Film Festival 2021 – India; Krakow Mountain Film Festival – Poland; Italia Green Film Festival. E inoltre molteplici “Selezioni ufficiali” in Italia e all’estero.
Disponibile sulla piattaforma In Quota www.inquota.tv fino al 9 ottobre 2024
Un'immagine del film "Prima Ascesa" © Elisa Bessega