Cime solitarie nel Gruppo della Marmolada

L’intero Gruppo della Marmolada racchiude molte altre vette di grande bellezza e solitudine degne di essere salite. Vi raccontiamo qualche itinerario.
La lunga parete sud della Marmolada © Roberto Ciri

Sebbene sia la Marmolada ad essere considerata la “Regina delle Dolomiti”, in quanto con i suoi 3343 m di altezza costituisce la vetta più alta dell’area dolomitica, tutta la schiera di cime che costellano i sette sottogruppi montuosi che costituiscono l’intero Gruppo della Marmolada racchiude molte altre vette di grande bellezza e solitudine degne di essere salite. Per altro la Marmolada non è neanche composta di “dolomia” ma di calcari grigi compatti, per cui si tratta di una sorta di regina forestiera, le cui rocce si sono formate nel periodo Triassico (fra 251 e 201 milioni di anni fa) dell’Era Mesozoica a partire da un atollo in quella che era un’are con un mare tropicale. 

Il vasto complesso di catene, massicci e cime montuose del Gruppo della Marmolada si estende fra la Val di Fassa, la Val di Fiemme e l’alta Valle del Cordevole, limite orientale del gruppo, mentre a nord il Passo Fedaia separa il Ghiacciaio della Marmolada dalla dirimpettaia Catena del Padon. Generalmente il gruppo viene identificato con il massiccio dominato dalla cima più alta della Marmolada stessa e il suo esteso ghiacciaio, ma in effetti questi ne rappresentano solo il cuore, mentre l’intero gruppo è ben più vasto e costituito da altri sei sottogruppi (suddivisione SOIUSA): la verdeggiante Catena del Padon  nord, una lunga cresta di origine vulcanica; il vero e proprio Massiccio della Marmolada; il Sottogruppo Ombretta-Ombrettola a sud di esso; il Sottogruppo Collac-Buffaure a nord ovest con elevazioni nuovamente di origine vulcanica; l’appartata Catena dell’Auta a est; la Catena di Costabella-Cima dell’Uomo che domina la Val San Pellegrino a sud e il Sottogruppo dei Monzoni-Vallaccia a ovest di quest’ultimo insieme di cime, con i Monzoni originati da ulteriori intrusioni vulcaniche. 

Un’area geologicamente complessa che offre innumerevoli possibilità di escursioni e di salita a vette di ogni difficoltà, di cui qui se ne propongono tre meno frequentate rispetto ad altre più blasonate ma che regalano all’escursionista allenato e preparato splendide viste panoramiche e tranquillizzanti silenzi. Il tutto in una zona estremamente ricca di resti e testimonianze della Grande Guerra che ancora raccontano la storia di tanti Kaiserjäger ed Alpini, in particolare i soldati del Capitano Arturo Andreoletti, fondatore dell’Associazione Nazionale Alpini.

Scopri gli itinerari nel dettaglio nell'apposita sezione:

Cime d'Auta

Col Ombert

Sasso Vernale

Parte del Gruppo della Marmolada visto salendo il Collac © Roberto Ciri