Cimbergo, climber precipita dalla parete e muore sul colpo

L'uomo, 59 anni, stava salendo verso il Bivacco Macherio. Il cordoglio della Fidal: "Lo piangono la corsa in montagna e tutta l'atletica"
Ai soccorritori non è rimasto altro da fare che recuperare il corpo © Soccorso alpino Lombardia

Non c'è stato nulla da fare per l'alpinista di 59 anni che ieri (domenica 24 marzo 2024) è precipitato per 200 metri in un canalone a Cimbergo, in Valcamonica (Brescia). Non è chiara la dinamica dell'incidente, avvenuto in mattinata, mentre saliva verso il Bivacco Macherio, a 2.590 metri di quota. Quando sono arrivati sul posto, i tecnici del Soccorso alpino di Breno, della Guardia di finanza e i Vigili del fuoco, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso recuperare il corpo dell'uomo. In intervento anche l'elicottero del Soccorso alpino di Trento.

Residente a Esine, nel bresciano, a luglio avrebbe compiuto 60 anni ed era uno grande appassionato di sport. Maratoneta, era iscritto alla Federazione italiana di atletica leggera (Fidal) che ha espresso il proprio cordoglio ai famigliari in un comunicato: “In una domenica triste per l’atletica italiana - si legge -, e in particolare per il movimento bresciano e lombardo, la corsa in montagna e tutta l’atletica piangono la sua scomparsa. Presidente della società Corrintime, appassionato della campestre (partecipò ai Mondiali di Gateshead nel 1983), maratoneta di valore in gioventù (2h13:08 a Palermo nel 1988 e Londra nel 1990), è stato uno stimato allenatore e organizzatore in età più adulta, fino alla nascita della società bresciana Corrintime e alla regia della mezza maratona “io21zero97”, vanto della società nella quale hanno militato anche i gemelli Bernard e Martin Dematteis. Ai familiari va l’abbraccio più sentito del presidente Fidal, Stefano Mei, del Consiglio federale e di tutta l’atletica italiana”.