Cerchiara di Calabria: 91 tiri in falesia a due passi dal mare

La guida alpina Cristian Candiotto ha chiodato in collaborazione con il Club Alpino Italiano diverse nuove lunghezze adatte principalmente a chi si vuole avvicinare all'arrampicata
La falesia di Cerchiara di Calabria © C. Candiotto

La guida alpina Cristian Candiotto ha finito - per ora- di chiodare una quindicina di tiri nella falesia di Acqua Rossa, a Cerchiara di Calabria. Si tratta di un sito di recente sviluppo, anche se già negli anni ‘70 e ’80 era frequentato da gruppi speleologici e nei primi Duemila erano stati tracciati alcuni tiri. Negli ultimi tre anni sono stati aperte una novantina di lunghezze, anche multipitch, sull'ottimo calcare di questa dorsale rocciosa all'interno del Parco Nazionale del Pollino. Terminata la sua ultima fatica, Cristian ci parla di come si è sviluppato il progetto. "Tutto è partito da un ragazzo, Giovanni Vanceri, che arrampica e fa parte del soccorso. Venendo al nord mi aveva contattato, ma non eravamo riusciti a incontrarci e mi aveva invitato a Cerchiara di Calabria, all'estremità del Pollino. Con la scusa di andare giù ad arrampicare mi ha fatto vedere una falesia dove c'erano una dozzina di tiri. Il suo sogno era creare un sito di arrampicata e le potenzialità c'erano tutte".
Il meccanismo si è messo in moto, con l'avvallo del Comune e la collaborazione del CAI, i lavori si sono gradatamente ampliati. "Abbiamo deciso di chiodare un nuovo settore, nel 2022, dal 5a al 7b [ora i gradi spaziano dal 3a al 7b+], una quindicina di linee lunghe anche fino a 30 metri. Dietro a questa nuova chiodatura avevo tenuto un corso per una ventina di allievi, riscontrando grande interesse. Da lì era venuto fuori il progetto CAI per la valorizzazione di alcuni settori e da lì è partito un lavoro iniziato l'anno scorso. La sottosezione di Cerchiara e la sezione di Castrovillari del CAI hanno partecipato al progetto di una nuova chiodatura per 55 nuove linee. Le ultime 14 le ho fatte in 6 giorni, in totale sono andate una quarantina di giornate tra disgaggi, chiodature, pulizia". Cristian è stato rigoroso nel lavoro effettuato e dopo avere individuato le linee e disgaggiato ha comunque voluto chiodare dal basso, per essere sicuro di dare una logica ai tiri che non fosse mera occupazione di spazio e - per quanto possibile- una omogeneità di grado sulla singola lunghezza. A breve ci sarà l'inaugurazione, anche se il sito è già utilizzato.

Il bel calcare della falesia © C. Candiotto
I lavori di chiodatura © C. Candiotto

"È diventato un polo di arrampicata importante, la chiodatura ha permesso di creare anche linee multipitch di diverse difficoltà per fare didattica, per imparare la movimentazione su vie lunghe. La chiodatura è da falesia plaisir, con criteri moderni. I fix utilizzati per gli ancoraggi sono in acciaio inox 316L [resistente all'ossidazione], le soste con catena e moschettone a ghiera o leva. La falesia è a una quota di 1100 metri, esposizione a nord-ovest, d'estate si scala molto bene sia di mattina che di pomeriggio, in inverno può arrivare anche la neve. Dalla dorsale vedi tutto il Parco del Pollino, sei a 5 minuti di strada da Cerchiara. Scendendo di 300 metri si vede il mare, che è a meno di venti minuti di tragitto. La roccia è un calcare grigio, bello gripposo, con buchi, svasi, tacche, strapiombi. Essendo il fronte molto ampio, spazi su vari generi di scalata. Può assomigliare al nostro lecchese. È una realtà che ti permette di scalare a due passi da un parco stupendo, dove puoi anche fare giri in mtb o trekking. Vale la pena farci una vacanza"