Cazzanelli e Vidoni su “Divine Providence” a tempo di record, il video

François Cazzanelli e Bepi Vidoni hanno percorso “Divine Providence”, una delle vie più difficili del Monte Bianco, nel tempo record di 23 ore e 45 minuti. Ecco il video dell’avventura.
Bepi Vidoni e François Cazzanelli © Facebook François Cazzanelli

Lo scorso 25 luglio la guida del Cervino François Cazzanelli, insieme all’aspirante guida Bepi Vidoni, sono riusciti a scalare “Divine Providence”, una delle vie più difficili sul Monte Bianco, in un unico tentativo, partendo da Courmayeur e ritornando in meno di 24 ore.

Aperta in 4 giorni, nel luglio del 1984, da parte di Patrick Gabarrou e François Marsigny, "Divine Providence" rappresenta ancora oggi un fiore all’occhiello nel curriculum di un alpinista. Nessuno, fino a oggi aveva mai immaginato di poterla ripetere senza soluzione di continuità, in meno di un giorno. “Solitamente per completare questo percorso sono necessari più di due giorni” spiega Cazzanelli, che già 9 anni fa si era messo alla prova sulla via. Per Vidoni invece si è trattato della prima volta. 

La salita

Prima il lungo avvicinamento alla base della parete, che ha richiesto circa 4 ore e 30 minuti ai due. Dopo la salita del Grand Pilier d’Angle, per 18 tiri di corda e difficoltà che raggiungono il 7c. Arrivati in cima, dopo 10 ore trascorse in parete, via a ritmo sostenuto lungo la Cresta Integrale di Peuterey, fino in cima al Monte Bianco, che i due hanno raggiunto intorno alle 18.15. Approfittando della luce estiva, e dopo aver scattato alcune foto, sono ripartiti in discesa lungo la normale. Sosta al rifugio Gonnella e quindi veloci verso valle dove hanno fermato il cronometro al tempo record di 23 ore e 45 minuti, dopo aver percorso oltre 28 chilometri con 3900 metri di dislivello positivo. “Un viaggio che abbiamo sognato a lungo e per il quale è stata necessaria una lunga preparazione” commenta Cazzanelli. “Siamo ancora un po’ increduli, prima di partire avevamo molti dubbi e adesso a cose fatte è difficile raccontare ciò che abbiamo vissuto! Essere i primi a scalare questa via in questo stile è un’emozione forte che ci porteremo dentro per sempre”.