Carlos Soria: Aconcagua a 86 anni

L'alpinista spagnolo ha salito la vetta più alta del continente americano. "Non ho perso la voglia di vivere e salire le montagne"
Soria in cima all'Aconcagua © FB Carlos Soria Fontan

A novembre aveva annunciato che sarebbe andato al Manaslu per tentare la cima, qualche giorno fa si è invece fatto fotografare in vetta all’Aconcagua (6962 metri). Cambiano gli obiettivi e sicuramente l’impegno richiesto, ma Carlos Soria Fontan non perde la voglia di alta quota. Mentre nel frattempo ha varcato la soglia degli 86 anni (il 5 febbraio), il celebre alpinista ha voluto celebrare la ricorrenza nel modo a lui più caro: su una grande montagna.

Lo spagnolo ha corredato l’ascensione con un video, un post e un breve messaggio: "Siamo appena arrivati ​​al Campo III dopo una lunga giornata. A mezzogiorno abbiamo raggiunto il punto più alto d'America, i 6962 metri della cima dell'Aconcagua. Con gli anni e le operazioni ho perso mobilità ed equilibrio, ma non ho perso niente in quanto a voglia di vivere e continuare a salire le montagne, quella è rimasta intatta. Con la testa in bolla e facendolo bene. Eccomi qui, amici”.

Forse è fuori luogo parlare di impresa, non aggiungerebbe nulla alla carriera di un alpinista che calca la scena dell’alpinismo dal primo dopoguerra e quello d’alta quota dagli anni ’70. Classe 1939, Soria ha partecipato alla prima spedizione spagnola in Himalaya nel 1973, ma ha raggiunto la sua prima cima di un Ottomila solo nel 1990 (Nanga Parbat). La sua è una storia di grande perseveranza: nel 2010, 37 anni dopo la prima spedizione, ha conquistato il Manaslu e nel 2016, a 77 anni, ha completato i 14 Ottomila con l’Annapurna. Inoltre, nel 2008, quando già aveva 69 anni, è arrivato in vetta al Makalu senza utilizzare ossigeno supplementare.