Una stratigrafia della neve caduta sui ghiacciai trentini durante l'inverno 2023/2024. © arch. SATDurante il Workshop Internazionale della Scienza della Neve (#ISSW2024), tenutosi a Tromsø, Norvegia, sono stati presentati i primi risultati della campagna nazionale di rilevamento dello Snow Water Equivalent (SWE), frutto di una metodologia sperimentale sviluppata in collaborazione con il Servizio Valanghe Italiano (SVI). Dalla prossima campagna, il rilevamento sarà supportato da un'innovativa app sviluppata da un’azienda molisana, #arpes, che ne faciliterà la gestione e il monitoraggio.
L'ingegner Antonio Cardillo, direttore della campagna di rilievo, ha spiegato l'importanza strategica del SWE nella gestione della risorsa idrica. Il valore del SWE si basa su tre elementi fondamentali: l'altezza della neve, la sua densità e la distribuzione areale. Questo dato permette di prevedere quanta acqua sarà disponibile in primavera, quando il manto nevoso si fonde, fornendo preziose informazioni per il rifornimento delle falde acquifere o per il run-off che va ad alimentare eventuali invasi.
La prima campagna, durata sei mesi, ha visto la partecipazione attiva del personale dell'Esercito Italiano, in particolare del Comando delle Truppe Alpine, con cui il Servizio Valanghe Italiano ha stretto una solida collaborazione. Umberto Biagiola, presidente dello SVI, ha sottolineato l’importanza del SWE in un’epoca segnata dal cambiamento climatico, evidenziando il suo ruolo fondamentale non solo nella gestione delle risorse idriche, ma anche nei modelli decisionali per numerosi campi delle scienze applicate.
Nella campagna di rilevamento 2023-2024, circa 40 rilevatori, formati dai corsi di primo e secondo livello dello SVI, hanno contribuito alla raccolta dei dati. Gabriele Stamegna, Direttore Tecnico dello SVI, ha annunciato che la nuova campagna 2024-2025 partirà a novembre, con l'obiettivo di integrare ulteriori rilevatori.
Nei prossimi mesi, si entrerà in una fase di miglioramento delle tecniche e delle procedure di rilevamento, grazie all'integrazione tra i dati raccolti sul campo e le elaborazioni tecniche. Questo lavoro di affinamento consentirà una gestione sempre più efficace del SWE.