Cai Sardegna e Forestas insieme per la manutenzione del Sentiero Italia Cai

Al momento, il tratto interessato è quello della tappa che da Orosei porta al paese del Filieri.
Il presidente del gruppo regionale Cai Sardegna, Matteo Marteddu, focalizza la sua attenzione sul lavoro di manutenzione del Sentiero Italia Cai, realizzato dallo stesso Club alpino italiano e Forestas: l’ente foreste della Sardegna. Al momento, il tratto interessato è quello della tappa che da Orosei porta a Dorgali. Tecnici e operai dell’Agenzia Regionale con i soci esperti di Cai Nuoro e Cai Sardegna, al lavoro per definire i dettagli del sentiero, segnare i punti tappa, luoghi di posa e “fissare” su carta e sul web, la segnaletica orizzontale e verticale. «Non tarderanno ad arrivare le frecce direzionali che daranno agli escursionisti indicazioni precise su direzione e tempi di percorrenza con eventuali punti di ristoro lungo il percorso» , spiega Marteddu. Il lavoro sul terreno si basa sull’Accordo siglato e in fase di rinnovo tra il Club Alpino Italiano e l’Agenzia Regionale Forestas. Nei pressi della costa di Dorgali, a “Sa Chala ‘e Sa Chera” o “Cartoeddu”, arriva il Sentiero Italia Cai. Poi, dal Colle Sa Tintura il sentiero si fa più impervio. «Soci Cai e tecnici di Forestas hanno avuto il ben da fare nell’affrontare antiche mulattiere del carbone e sentieri appena abbozzati di caprai e pastori. Sino a Monte Irveri e al Cuile de Ziu Tattanu», racconta ancora Marteddu. Dal valico di Bucca Irghinai è stata fatta la verifica puntuale del tracciato sino al paese di Dorgali. Con i suoi 850 metri di altitudine, Monte Bardia fà da spartiacque del tracciato. La difficile discesa sino a Bucha Entu e Schala Omines, antico tracciato di metà ottocento, unico valico per guadagnare le piane della cala. Infine, per il futuro prossimo, le attenzioni di Cai e Forestas sono rivolte verso Suttaterra, sa Tuora, Flumineddu Su Balladorgiu per inseguire il Supramonte di Orgosolo e il Gennargentu.