CAI Oristano e Comunità di Ghilarza sui sentieri col progetto di Montagnaterapia

La sezione CAI di Oristano, guidata dal Presidente Alberto Ribotti insieme al consiglio direttivo, intensifica la sua attività di Montagnaterapia.

Comunicato stampa del CAI Sardegna

 

All’interno dei programmi nazionali e regionali del Club Alpino, la sezione della provincia centrale della Sardegna, nonostante la giovane età dalla istituzione (neanche due anni di vita) si è voluta misurare da subito con i temi delle disabilità legate alla pratica dell’escursionismo. Per questo ha attivato una collaborazione stretta con la “Comunità Santa Caterina” di Ghilarza, diretta dalla presidente Agnese Lampreu. La struttura del piccolo centro del Guilcer è a dimensione residenziale psichiatrica per adulti a carattere intensivo.

In tale contesto la decisione della attività realizzata sabato 19 ottobre che ha coinvolto pazienti, operatori sanitari e soci CAI. Con la dotazione tecnica adeguata, sabato di primo mattino, radio ricetrasmittenti e materiale di primo soccorso, gli escursionisti hanno affrontato il sentiero del “Bosco di fiaba”, otto chilometri lungo il parco dell’ossidiana mel comune di Pau.

La storia e le suggestioni della pietra nera, l’oro della civiltà nuragica, merce preziosa di cambio in tutto il mediterraneo, ha accompagnato ospiti e operatori, tra le installazioni antropomorfe e zoomorfe in legno, realizzate dalle associazioni locali e dal parco del museo dell’Ossidiana. I pazienti della struttura di Ghilarza hanno condiviso il fascino dei luoghi, la fatica del percorso, costruendo una esperienza comune con i soci CAI destinata a diventare organica e costante nel tempo. “Uno dei primi obiettivi - dice il Presidente Cai Alberto Ribotti - della nuova sezione Eleonora D’Arborea, appena resasi autonoma da Nuoro, sono stati solidarietà e inclusione, rendendo utili da noi tutti gli spazi che il CAI centrale apre per le strutture territoriali in tema di disabilità e di Montagnaterapia. Con Ghilarza c’è un rapporto speciale che intendiamo rafforzare anche nell’ambito delle norme regionali per i sentieri dedicati, “Design for all”, resi fruibili per ogni persona anche con gravi patologie. Debbo dire che ho grande disponibilità dai nostri soci”.