Il Cai Emilia-Romagna contro i mezzi motorizzati nella strada che porta al passo di Croce Arcana

Il Comune di Fanano permetterà il transito anche con mezzi motorizzati e veicoli nella strada che collega al Capanna Tassoni al Passo di Croce Arcana
Il Comune di Fanano (in provincia di Modena) si assumerà la gestione della strada che conduce al Passo di Croce Arcana dalla Capanna Tassoni. L’amministrazione comunale se ne assumerà gli oneri di manutenzione, ma permetterà il transito anche con mezzi motorizzati e veicoli. Allo stesso tempo, il piano futuro è quello di rendere la strada un valico, con la conseguente asfaltatura della stessa.  Per questo motivo, il Cai Emilia-Romagna ha inviato una lettera allo stesso sindaco del Comune di Fanano, Stefano Muzzarelli, e all’assessore regionale alla montagna Barbara Lori, tra gli altri.
«Lei ritiene, di poter permettere a tutti, anche a chi non è allenato, di godere di quei luoghi avvicinandosi in auto. Non potrà mai trovare il nostro consenso alla semplice giustificazione di permettere a tutti di andare ovunque. Se così fosse, che senso avrebbero le zone pedonali in città? O le zone interdette al traffico per evidenti esigenze di tutela ambientale o architettonica?», scrive il Presidente del Cai Emilia-Romagna Massimo Bizzarri. «Resta invece inquietante la successiva e futura volontà di rendere detta strada a tutti gli effetti un valico. Sfuggono a noi del CAI ma anche a tante persone che coerentemente non barattano ambiente con presunte comodità, quali siano i benefici per il territorio di una striscia di asfalto, con le inevitabili opere strutturali e conseguente cementificazione, che porteranno ferite indelebili e permanenti al territorio. Rimangono così davvero ignoti i presunti benefici, in termini di ritorno economico che l’apertura della strada potrà portare», continua Bizzarri.

Contro la tutela dell'ambiente, nel codice della strada

Il Cai Emilia - Romagna nota poi, che la volontà di creare un valico aperto al traffico va contro la legge n.156 del 2021 che ha modificato l’art. 1 del codice della strada inserendo, la tutela dell’ambiente: «La sicurezza e la tutela della salute delle persone nonché la tutela dell'ambiente, nella circolazione stradale, rientrano tra le finalità primarie di ordine sociale ed economico perseguite dallo Stato». «Come Club alpino italiano non ci stancheremo mai di difendere un territorio da un traffico di passaggio, che nulla lascia se non danni e che non farebbe altro che allontanare le tante migliaia di persone che godono nel camminare nella natura a 1500 metri di quota e non lungo una strada», conclude Bizzarri.