06.02.2024 - - - alpinismo arrampicata cultura storia
Lo Sperone Mark si trova in Val di Mello ed è uno dei primi settori d’arrampicata che s’incontra sulla sinistra, mentre si percorre la mulattiera che sale, quasi pianeggiante, fino alla piccola contrada Rasica.
Matteo Monfrini su Supertrip allo Sperone Mark in Val di Mello © Luca Ducoli
La prima via ad essere stata aperta, il 22 maggio 1976 da Ivan Guerini e Monica Mazzucchi, corre lungo lo sperone sud e venne battezzata Prifis. Date le basse difficoltà è oggi abbastanza difficile capire quale fu l’esatto percorso della cordata. Qualche mese più tardi, Guerini aprì L’uomo invisibile superando difficoltà maggiori e più continue rispetto al primo itinerario.
Due anni dopo fu il turno di Vittorio Neri con Giallo Ocra e, dopo breve, per lo Sperone Mark arrivò un piccolo periodo di abbandono. Fu Kraft nell’agosto del 1981 a togliere le ragnatele. Dato il cognome dell'apritore e gli spot che la ditta Kraft faceva passare in continuazione in TV, gli arrampicatori della valle non impiegarono molto tempo ad appiccicare alla via il soprannome di Cose buone dal mondo. Si tratta di un itinerario molto breve, che corre lungo una bellissima fessura, dove sono richiesti diversi incastri.
Iris Bielli su Supertrip allo Sperone Mark in Val di Mello © Luca Ducoli
Paolo Masa e Jacopo Merizzi nella loro guida Val di Mello – 9000 metri sopra i prati (Editrice Egeria, 1985) descrissero, con un po’ di cattiveria, così questo settore:
Sottostante il Precipizio degli Asteroidi e a pochi passi dalle baite di Cà Panscer si trova lo Sperone Mark, struttura che ha vissuto una gloria iniziale del tutto immeritata per la sua irregolarità. Verticale nella parte iniziale, si adagia infatti poco sopra nella vegetazione. Molte sono le vie tracciate sullo sperone e tutte, ad esclusione di quelle che si limitano a salire la parte bassa, hanno in comune la caratteristica di essere terribilmente brutte. Partendo da sinistra verso destra si individuano: Prifis e Giallo Ocra, unica via della valle ad essere percorribile in un giorno di pioggia; L’uomo invisibile soprannominato dalle malelingue Ortofresco grazie all’abbondante presenza di verdure selvatiche e Cose buone dal mondo, via dedicata ironicamente al suo primo salitore di nome Kraft. Nel tratto finale lo Sperone Mark si trasforma in pilastro sul quale salgono la Via di lì e Bakibaun.
Dalla pubblicazione della guida, di acqua sotto i ponti ne è passata. Diversi arrampicatori sono riusciti a tracciare nuovi e interessanti itinerari. Oggi lo Sperone Mark è un po' più di moda e può essere diviso in tre settori: il sinistro, il destro e quello che si affaccia sulla Val Qualido. Ed è proprio su quest’ultimo settore che Stefano Pizzagalli e Simone Pedeferri nel 1994 hanno tracciato Supertrip, un itinerario che richiede un’arrampicata atletica per essere superato, dove i passi in fessura sono di difficile intuizione. Lungo la via sono presenti diversi fix, ma è necessario integrare con protezioni veloci. La parete è verticale con alcuni tratti strapiombanti; il divertimento è dunque assicurato.
La via Supertrip è stata ripetuta da Matteo Monfrini, Iris Bielli e Luca Ducoli durante la settimana di arrampicata che il gruppo CAI Eagle Team ha trascorso in Val di Mello.
Iris Bielli, Matteo Monfrini e Luca Ducoli © Luca Ducoli